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Impossibile leggere tutto ciò che vorremmo leggere: i libri, le riviste, i preziosi racconti nascosti in pubblicazioni poco conosciute. Radio 24 li cerca e li raccoglie per voi in Letture di Radio 24, vere e proprie chicche che meritano l'ascolto e la riflessione. Nella trasmissione c'è anche un invito all'ascolto musicale: le letture si alternano con una selezione musicale classica di pari qualità.

Location:

Aosta, Italy

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Impossibile leggere tutto ciò che vorremmo leggere: i libri, le riviste, i preziosi racconti nascosti in pubblicazioni poco conosciute. Radio 24 li cerca e li raccoglie per voi in Letture di Radio 24, vere e proprie chicche che meritano l'ascolto e la riflessione. Nella trasmissione c'è anche un invito all'ascolto musicale: le letture si alternano con una selezione musicale classica di pari qualità.

Language:

Italian


Episodes
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Il "Lodo Moro" e i legami tra i palestinesi e il terrorismo italiano

7/2/2017
Il sistema anti-emergenza migranti in crisi per l'emergenza migranti - Costato già trecentomila euro, l' Sga, il nuovo Sistema informatico del Viminale che dovrebbe tracciare e distribuire i migranti sul territorio nazionale, allo scopo di controllare le presenze effettive ed evitare le truffe sui numeri, è già in crisi. Il motivo? L'emergenza sbarchi estiva, perfettamente prevista, ha mandato il tilt il sistema, la cui partenza effettiva è stata nuovamente posticipata – come racconta Fausto Biloslavo nell'articolo "Il sistema di emergenza? In tilt per l'emergenza" (da Il Giornale del 29 giugno) Strage di Bologna: la bomba fu palestinese? - "E se la strage di Bologna del 2 agosto 1980 non fosse "nera"? - si chiede Maurizio Tortorella in un articolo Strage di Bologna, la bomba fu palestinese?" (da Panorama di giovedì 22 giugno). Valerio "Giusva " Fioravanti e Francesca Mambro, i due neofascisti che 22 anni fa vennero condannati all'ergastolo quali responsabili della strage, si sono sempre dichiarati innocenti, anche se hanno ammesso la paternità di molti altri omicidi e atti di terrorismo. Dell'ipotesi che dietro al peggiore attentato nella storia d'Italia ci fossero invece i palestinesi si è parlato spesso: la causa scatenante della strage, che costò la vita a 85 persone, sarebbe stato l'arresto di tre militanti della sinistra eversiva e di un rappresentante del Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp), che avrebbe così fatto cadere i termini dell'accordo previsti dal "Lodo Moro". Siglato nel 1973 fra il governo Rumor (nel quale Aldo Moro era ministro degli esteri) e il Fplp, l'accordo di non belligeranza prevedeva nessun attentato in Italia il cambio di piena libertà di movimento per i terroristi palestinesi. Di questi ipotesi di parla in due libri usciti di recente: "I segreti di Bologna. La verità sull'atto terroristico più grave della storia italiana" (Chiarelettere), scritto dall'ex giudice Rosario Priore e dall'avvocato Valerio Cutronilli e "Oltre il terrorismo. Soluzioni alla minaccia del secolo" (G-Risk) scritto dal generale Mario Mori. Le mezze verità di Abu Sharif - Del "Lodo Moro" si è tornato a parlare qualche giorno dopo la pubblicazione di questo articolo, quando lo scorso 26 giugno Bassam Abu Sharif, già consigliere di Yasser Arafat e portavoce del Fronte popolare di liberazione della Palestina, ha rilasciato una deposizione di quattro ore alla Commissione bicamerale d'inchiesta sulla morte di Aldo Moro. Lo scopo dell'audizione era quello di avere chiarimenti sui rapporti tra gruppi palestinesi e i terroristi europei e su quanto avvenne prima, durante e dopo il sequestro e l'omicidio di Aldo Moro. Secondo quanto scrive Stefano Vespa nell'articolo "Caso Aldo Moro, cosa (non) ha detto Abu Sharif" (pubblicato il 27 giugno sul sito della rivista Formiche) (http://formiche.net/2017/06/27/caso-aldo-moro-cosa-abu-sharif/ ) Abu Sharif si è limitato a dare risposte piuttosto evasive, evitando di parlare di legami tra i terroristi palestinesi e quelli italiani, e cercando invece di tirare il ballo gli Stati Uniti e la Cia. In compenso però, al termine dell'audizione l'esponente palestinese si è impegnato a fornire prossimamente alla commissione il testo del cosiddetto Lodo Moro e i nomi dei brigatisti che, a suo dire, sarebbero stati in realtà infiltrati americani. Due giorni dopo, su Il Secolo d'Italia, Abu Sharif ha rilasciato un'intervista esclusiva a Franco Bucarelli, contenuta nell'articolo "Ecco tutta la verità sul Lodo Moro" (da Il Secolo d'Italia del 29 giugno).

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A un anno dalla strage di Orlando, i media fanno ancora fatica a parlare di terrorismo islamico

6/25/2017
"Nel nome di Allah il misericordioso. La pace scenda sul profeta. Lo dico, sono a Orlando e ho fatto io la sparatoria". Così Omar Mateen, telefonando al 911, ammise di essere stato l'autore della sparatoria avvenuta la notte tra l'11 e il 12 giugno 2016 all'interno del gay club Pulse di Orlando, che costò la vita a 49 persone. Mentre poche ore dopo l'attentato di lunedì scorso a Londra alla moschea di Finsbury Park, tutti già parlavano di islamofobia, a un anno di distanza dalla sparatoria di Orlando i media faticano ancora ad associare alla strage la parola Islam, optando invece per un più generico e innocuo "hate" – commenta Giulio Meotti nel'articolo "Orlando, un anno dopo" (da Il Foglio del 20 giugno). Adolescenti e pericolo sexting Non ci sono soltanto il blue whale o gli altri giochi social che portano a compiere azioni estreme. Il vero pericolo per gli adolescenti è il sexting, ovvero l'invio di foto we video a sfondo sessuale – come racconta Greta Privitera nell'articolo "Mi ami? Mandami una foto. Nuda" (da Vanity Fair del 21 giugno). Il filosofo Singer: la tradizione non giustifica un rito senza senso come la corrida La morte del matador Iván Fandiňo, incornato da un toro nell'arena di Aire Sur-l'Adour, Francia sudorientale, ha suscitato commozione nel pubblico, ma anche esultanza in rete da parte degli animalisti. Nell'articolo "Il filosofo Singer: 'Un rito senza senso. La tradizione? Non lo giustifica'" (dal Corriere della sera del 19 giugno) Beatrice Montini intervista il filosofo Peter Singer esprime tutta la sua contrarietà verso questo e ogni altro spettacolo che comporti maltrattamenti ad animali. Gerry Scotti: se fossi imperatore del mondo farei una pista ciclabile da Bolzano allo stretto di Messina Una pista ciclabile da Bolzano allo stretto di Messina, un premio speciale per chi sorride e divieto assoluto di apericena. Sono alcune delle cose che farebbe Gerry Scotti se fosse l'imperatore del mondo, come spiega lui stesso nell'articolo "Un'oasi speciale per i nonni" (dal magazine 7 del 15 giugno). Cosa passa nella testa di un neo milionario Cosa passa nella testa di un neo milionario? Lo sanno bene quelli della Sisal, la concessionaria di giochi e lotterie che esordì 70 anni fa con il Totocalcio e che oggi opera soprattutto con il Superenalotto – come spiega Alessandro Fulloni nell'articolo "La prima ora di un neo milionario" (dal Corriere della Sera del 19 giugno).

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Il discorso di Bob Dylan per il Nobel scopiazzato da Moby Dick. Ma questa volta l'intellighenzia chiude un occhio

6/18/2017
Gangemi: le critiche letterarie fatte dalla Murgia sembrano i responsi di un oracolo Nel programma televisivo "Quante storie", condotto ogni mercoledì su RaiTre da Corrado Augias, Michela Murgia svolge il compito di critica letteraria. Ma grazie alla sua supponenza, la scrittrice sarda fa sembrare le sue critiche dei responsi di un oracolo - commenta Mimmo Gangemi nell'articolo "Cara Murgia, stroncare è un'arte delicata" (da Panorama del 15 giugno). "Notte fonda in Via degli Angeli", il debutto nella narrativa di Susanna Mancinotti Giornalista e autrice di programmi televisivi e di libri dedicati al mondo, Susanna Mancinotti debutta nella narrativa con "Notte fonda in Via degli Angeli" (Sperling & Kupfer, 240 p., € 17,90) un giallo ispirato a un fatto di cronaca. Il romanzo racconta la storia di una giornalista che, in un momento molto difficile della sua vita (ha perso il lavoro, sta per essere sfrattata e scopre che il fidanzato la tradisce), eredita da uno zio lo studio e l'attività di investigatore privato, e si trova suo malgrado a dover affrontare il caso di un omicidio. Assieme allo studio eredità però anche un pastore tedesco, che le sarà molto utile nello svolgimento delle sue indagini. Il discorso di Bob Dylan per il Nobel scopiazzato da Moby Dick. Ma questa volta l'intellighenzia chiude un occhio Il 4 giugno Bob Dylan ha inviato all'Accademia reale svedese il testo del suo discorso per l'accettazione del premio Nobel per la letteratura. Giusto in tempo per evitare che scadesse il termine dei sei mesi, oltre i quali non avrebbe più potuto ricevere gli otto milioni di corono (circa 922 mila dollari) previsti per il riconoscimento. Ma nonostante si fosse preso tutto il suo tempo sia per accettare il premio sia per inviare il discorso, il cantautore è riuscito a copiare parte del testo nientemeno che dal Moby Dick di Melville. Ma a differenza di quanto era avvenuto con il discorso di Melania Trump copiato da Michelle Obama, questa volta l'intellighenzia progressista ha chiuso un occhio, trovando mille scuse per giustificare le scopiazzature di Dylan – commenta Massimo Gramellini nell'editoriale "Moby Dylan" (dal Corriere della Sera del 15 giugno).

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Il discorso di Bob Dylan per il Nobel scopiazzato da Moby Dick. Ma questa volta l'intellighenzia chiude un occhio

6/18/2017
Gangemi: le critiche letterarie fatte dalla Murgia sembrano i responsi di un oracolo Nel programma televisivo "Quante storie", condotto ogni mercoledì su RaiTre da Corrado Augias, Michela Murgia svolge il compito di critica letteraria. Ma grazie alla sua supponenza, la scrittrice sarda fa sembrare le sue critiche dei responsi di un oracolo - commenta Mimmo Gangemi nell'articolo "Cara Murgia, stroncare è un'arte delicata" (da Panorama del 15 giugno). "Notte fonda in Via degli Angeli", il...

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Inghilterra troppo tollerante nei confronti del fondamentalismo islamista

6/11/2017
L'inutilità dei tovagliolini da bar Sono troppo piccoli, fatti di carta pessima, non asciugano, non puliscono, non assorbono e sono troppo ostili perfino per soffiarci il naso: sono i tovagliolini da bar. Forse la qualità dei tovagliolini non sarà un grande problema – scrive Luca Sommi nell'articolo "Il tovagliolino da bar, l'inutilità alle estreme conseguenze" (da Il Fatto Quotidiano del 5 giugno) – ma è molto probabile che chi risparmia sui tovagliolini poi risparmi anche su tutto il resto. Casadei, settantanni di liscio Compie settantanni Casadei Sonora, l'etichetta fondata da Secondo Casadei, l'inventore del liscio. La storica sede delle edizioni musicali è oggi anche un museo, che da gennaio di quest'anno è entrato a far parte delle Case della memoria, come racconta Franco Giubilei nell'articolo "Romagna mia" (da La Stampa del 5 giugno) Gramellini: in Italia di fatto c'è ormai la licenza di uccidere. E' stato subito rilasciato, come prevedibile, lo zingaro accusato di aver provocato il rogo nel campo rom di Centocelle, che lo scorso 10 maggio aveva causato la morte di tre giovani sorelle. Non c'erano prove sufficienti nei suoi confronti, ma Serif Seferovic era già stato condannato a due anni per lo scippo alla studentessa cinese avvenuto lo scorso 5 dicembre. Studentessa che poi era stata travolta da un treno mentre rincorreva il ladro, nel tentativo di recuperare la borsa rubata. Due anni sono un po' pochi per chi si è di fatto reso responsabile della morte di una ragazza, ma Serif non ha scontato nemmeno quelli, perché un giudice ne ha ordinato il rilascio dopo soli venti giorni di carcere. Di fatto ormai scontare la pena è diventata una bizzarria nel nostro Paese – commenta Massimo Gramellini l'editoriale di "Licenza di uccidere" (dal Corriere della Sera del 2 giugno). Inghilterra troppo tollerante nei confronti del fondamentalismo islamista "Siamo stati troppo tolleranti con l'estremismo" – ha dichiarato Theresa May all'indomani del terzo degli attentati terroristici di matrice islamica avvenuto negli ultimi mesi in Inghilterra. Le parole della premier inglese evidenziano l'atteggiamento troppo permissivo che la Gran Bretagna ha avuto, fin dagli anni ‘90, nei confronti del fondamentalismo islamista – scrive Lorenzo Vidino nell'articolo "Ma il terrorismo è solo la punta di un iceberg" (da La Stampa del 5 giugno).

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Inghilterra troppo tollerante nei confronti del fondamentalismo islamista

6/11/2017
L'inutilità dei tovagliolini da bar Sono troppo piccoli, fatti di carta pessima, non asciugano, non puliscono, non assorbono e sono troppo ostili perfino per soffiarci il naso: sono i tovagliolini da bar. Forse la qualità dei tovagliolini non sarà un grande problema – scrive Luca Sommi nell'articolo "Il tovagliolino da bar, l'inutilità alle estreme conseguenze" (da Il Fatto Quotidiano del 5 giugno) – ma è molto probabile che chi risparmia sui tovagliolini poi risparmi anche su tutto il...

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Battista: il populismo nasce con il giustizialismo facile di Mani Pulite

6/4/2017
Ogni volta che qualcuno invoca maggiori controlli alle frontiere o si lamenta per la crescita esponenziale di furti e stupri commessi da extracomunitari e quasi sempre impuniti, si parla di pericolo populismo. Ma chi ha vista la serie televisiva 1993 con la sua celebrazione dei giudici di Tangentopoli, può rendersi facilmente conto che la tanto vituperata ‘deriva populista' è nata proprio con il facile giustizialismo di Mani pulite – commenta Pierluigi Battista nell'editoriale "Il populismo di oggi e quello del 1993" (dal Corriere della sera del 29 maggio). Alternanza scuola-lavoro: per la maggior parte degli studenti non funziona Introdotta nel 2003 e diventata obbligatoria a partire dall'anno scolastico 2015-16, l'alternanza scuola lavoro prevede un percorso formativo presso le imprese, con lo scopo di fare acquisire agli studenti una serie di competenze che dovrebbero facilitarne l'inserimento nel mondo del lavoro. Si tratta di 200 ore di attività per gli studenti del liceo e di 400 ore per gli studenti degli istituti professionali. Ma come scrive Salvo Intravaia nell'articolo "Alternanza scuola lavoro, bocciate 2 imprese su 3" (dal Venerdì di Repubblica del 26 maggio), molti studenti non sanno ancora cosa sia l'alternanza, mentre due imprese su tre non hanno ancora manifestato interesse per questa iniziativa, costringendo le scuole a ripiegare su scelte non sempre consone al percorso di studi degli studenti. Sulla Repubblica del 30 maggio, Intravaia torna sull'argomento alla luce dei risultati di un inchiesta, presentata martedì scorso e portata avanti dall'Unione degli studenti, realizzata su un campione di 15 mila ragazzi che frequentano le scuole superiori di nove regioni italiane. Nell'articolo "Alternanza scuola-lavoro, due anni deludenti: il 57% degli studenti confessa ‘Non funziona'" (da La Repubblica del 30 maggio) Intravaia sottolinea come il 57 per cento degli studenti intervistati dichiara di avere partecipato a percorsi di alternanza scuola-lavoro non inerenti al proprio percorso di studi, mentre quattro studenti su dieci dicono di non essere stati seguiti da un tutor o di non essere stati messi nelle condizioni di studiare. Breve storia della direzione d'orchestra Nel mondo della musica classica, i direttori d'orchestra sono quelli che godono della maggiore popolarità, dopo i cantanti d'opera. Ma nello stesso tempo sono anche le figure meno comprese e meno apprezzate, e periodicamente c'è chi si domanda se siano davvero indispensabili – scrive Andrew Green nell'articolo "Una breve storia della direzione d'orchestra" (dal numero di maggio del mensile BBC Music Magazine), dove ricostruisce l'evoluzione del ruolo del direttore d'orchestra nel corso dei secoli. Arriva l'app che riconosce le ricette dei piatti fotografati Da Pinterest, il più popolare social network di condivisione di fotografie, arriva Lens, un'applicazione che permette di inquadrare un piatto con lo smartphone e ricevere subito la descrizione degli ingredienti e della ricetta – come accennato nell'articolo di Linkpop "Vedere un piatto e scoprirne la ricetta: ecco l'app che funziona come Shazam" pubblicato il 31 maggio sul sito Linkiesta.

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Bollette inventate e contratti non richiesti: alla fine ci rimette sempre l'utente

5/28/2017
Facebook e censura: svelate le regole del gioco Nei giorni scorsi il quotidiano inglese The Guardian ha rivelato le regole del gioco di Facebook, ovvero il metodo con cui una squadra di 4.500 controllori vigila sulla condotta di quasi due miliardi di utenti, stabilendo quando e come un contenuto possa essere rimosso - come racconta a Beniamino Pagliaro nell'articolo "Così Facebook decide cosa cancellare dal nostro sguardo sul mondo" (da La Stampa del 23 maggio). Gli album del silenzio: i dieci migliori dischi senza musica Nel 1952 il compositore statunitense John Cage presentò il brano 4'33", ovvero 4 minuti e 33 secondi di silenzio assoluto. La sua provocazione diede origine a una lunga serie di imitazioni. Nell'articolo "La musica del silenzio; i 10 migliori dischi senza musica", pubblicato il 16 maggio sul sito Orrore a 33 giri (http://www.orrorea33giri.com/i-10-migliori-dischi-senza-musica-della-storia/) , Domenico Francesco Cirillo segnala alcuni dei più curiosi dischi silenziosi della storia, dalla registrazione di uno spettacolo di mimo al minuto di silenzio durante i funerali di Lady Diana. Bollette inventate e contratti non richiesti: alla fine ci rimette sempre l'utente Negli ultimi sei anni, cioè da quando il mercato dell'energia elettrica e gas è stato parzialmente liberalizzato, ci sono state almeno 30 mila segnalazioni di attivazioni non richieste, e molte arrivano da società esterne che operano per conto di Enel. Cadere nel tranello è molto facile, perché a volte basta semplicemente rispondere "sì" a chi ci chiede la conferma della nostra identità per ritrovarsi titolari di un contratto attivato senza richiesta. Uscirne è un po' più complesso – come spiega Massimo Sideri nell'articolo "Perché ci chiedono di pagare bollette inventate'" (dal magazine 7 del 25 maggio).

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In Italia c'è una nuova forma di turismo: la vacanza per furto

5/21/2017
Spariscono i centesimi, aumentano i prezzi Per contribuire a risolvere il problema del debito pubblico, che nei giorni scorso ha raggiunto il traguardo dei 2.260 miliardi di euro, la Camera ha approvato una mozione per sospendere il conio, e successivamente la circolazione, delle monetine da 1 e 2 centesimi, il cui costo di produzione è superiore al loro valore nominale. Con il rischio però, com'era già successo con il passaggio all'Euro, di vedere i prezzi arrotondati verso l'alto – come scrive Bruno Gambarotta nell'articolo "In difesa del centesimo che sparirà" (da La Stampa del 16 maggio). Vengo una volta al mese a rubare in Italia, tanto mi rimettono sempre in libertà Italia, paese dove il 97% dei furti rimane impunito, attiri quasi più ladri che turisti. Un trentacinquenne cecoslovacco, che al suo paese fa il tassista, viene in Italia una volta al mese per rubare, sapendo che anche in caso di arresto verrebbe subito rilasciato – come raccontato nell'articolo "Vengo in Italia per rubare una volta al mese, tanto mi liberate subito" (da Libero del 16 maggio). Probabilmente è nata una nuova forma di turismo: la vacanza per furto. Ancora in alto mare la banca dati del DNA Istituita nel 2009 per fornire indicazioni utili nel caso di delitti impuniti, la Banca Dati del DNA è entrata in funzione solo a gennaio di quest'anno. Ma non è ancora pienamente a regime, perché il laboratorio è ancora in attesa di essere accreditato – come scrive Anna Dichiarante nell'articolo "La banca dati del Dna? Gli sportelli sono ancora chiusi" (dal Venerdì di Repubblica del 12 maggio). La fine del fine settimana Il fine settimana è un'invenzione relativamente recente: risale alla metà del Novecento. Eppure sta già scomparendo. Come raccontato nell'articolo "C'è voluto un secolo per creare il weekend (e un decennio per distruggerlo)" (pubblicato il 9 maggio sulla Rivista Studio), gli ultimi dati disponibili rivelano che il 29 per cento degli americani e il 25 per cento dei britannici lavora nel weekend, percentuale che scende di poco nell'Europa continentale. In Svezia apre il Museo dei fallimenti Dai Google glass alle penne Bic per ragazze, dal Twitter Peek (la macchina per twittare) alle lasagne surgelate della Colgate: sono solo alcuni dei flop presenti nel Museum of Failure, da poco aperto a Helsinborg, in Svezia – come raccontato nell'articolo di LinkPop "In Svezia apre il museo dei fallimenti, per imparare dagli errori altrui" (pubblicato l'8 maggio sul sito Linkiesta).

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La moda del "senza" nell'alimentare: una scelta obbligata che non ha nulla a che fare con la salute

5/14/2017
Senza sale, senza zuccheri, senza glutine, senza olio di palma, senza coloranti: nelle scelte alimentari i consumatori sono ormai sempre più condizionati da un'ossessione imposta dal marketing, che tuttavia non ha nulla a che vedere né con le diete né con la salute. Un condizionamento che trova terreno fertile nella disinformazione – come spiega Pietro Paganini nell'editoriale "Il ‘senza' nelle etichette fabbrica illusioni nel cibo" (da La Stampa dell' 8 maggio). Le cattive madri che utilizzano i figli per vendicarsi dell'ex marito La sentenza della Cassazione che nei giorni scorsi ha escluso il criterio del tenore di vita dal calcolo dell'assegno di mantenimento per l'ex coniuge, ha messo fine ad una delle più gravi storture che da anni gravavano attorno alle cause di divorzio. Ma intaccare il patrimonio dell'ex marito, riducendolo in alcuni casi in condizioni al limite dell'indigenza, non è l'unico metodo punitivo utilizzato dalle ex mogli in occasione della separazione. Ci sono anche i numerosi casi di madri che per punire l'ex coniuge utilizzano i figli – come racconta Fiorenza Sarzanini nell'articolo "La vendetta distruttiva delle cattive madri" (da Io donna del 6 maggio). In continuo aumento le conversioni di islamici al Cristianesimo Se lo scopo degli estremisti islamici è quello di convertire, tramite attentati terroristici, il maggior numero possibile di quelli che loro chiamano infedeli, i risultati non sembrano molto promettenti. Secondo il Journal of Research on Religion sarebbe infatti in crescita il numero di musulmani che si convertono al cristianesimo. Come riferisce Filippo Di Giacomo nell'articolo "Non ditelo a nessuno: aumentano gli islamici convertiti al Cristianesimo" (dal Venerdì di Repubblica del 5 maggio) il fenomeno va calcolato in "milioni di persone in tutto il mondo", compresi paesi di solida tradizione islamica come Algeria, Tunisia, Turchia e perfino Indonesia. Movimenti secessionisti d'Europa Secondo quanto dichiarato dalla premier Nicola Sturgeon, entro il 2019 si dovrebbe tenere un referendum per chiedere l'indipendenza della Scozia dal Regno Unito. Come prevedibile, Londra ha subito risposto no. Ma quella degli scozzesi è solo uno delle tante richieste di secessione in atto da anni in Europa, e ognuna di loro presenta, dal punto di vista normativo, non poche difficoltà. Nell'articolo "Secessionisti d'Europa, non solo Scozia" (dal numero di maggio della rivista Formiche), Antonio Villafranca, responsabile del Programma Europa dell'Ispi, l'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, traccia un profilo delle aspirazioni separatiste in Irlanda, Spagna e Belgio.

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Gli italiani rassegnati all'idea di passare in coda buona parte delle proprie vite

5/7/2017
Nasce la radio dei cantanti morti Iniziato con la scomparsa di David Bowie e finito con quella di George Michael, il 2016 verrà ricordato come l'annus horribilis per gli amanti della musica. E i primi mesi del 2017 non sono stati da meno. Perché quindi non creare una radio dedicata solo ai cantanti scomparsi? Ci ha pensato un noto dj inglese, come racconta Giusi Fasano nell'articolo "La web-radio dei cantanti morti" (dal magazine 7 del 4 maggio). Treni regionali: non solo ritardi cronici, ma anche ‘effetto terremoto' di magnitudo 5 I treni regionali italiani non sono soltanto sinonimo di ritardi cronici e disservizi di ogni genere, ma sono anche il modo migliore per sperimentare l' ‘effetto terremoto'. Come racconta Piero Bianucci nell' editoriale "Se il vagone trema (davvero) come durante un terremoto" (da La Stampa del 3 maggio), accendendo la funzione sismografo di un tablet appoggiato sul sedile, si può registrare un terremoto di magnitudo 5. Gli italiani rassegnati all'idea di passare in coda buona parte delle proprie vite La scarsa efficienza del trasporto pubblico è una delle ragioni per cui in Italia si continua a preferire l'auto per raggiungere il posto di lavoro. Con il risultato che gli italiani passano 23 giorni all'anno nel traffico, 128 minuti al giorno per gli spostamenti, ovvero un'ora in più a settimana rispetto alla media europea. In Europa solo i greci riescono a fare peggio, come rivela uno studio prodotto da Ipsos e Boston consulting per la prima edizione dell'Osservatorio europeo della mobilità. In questo modo gli italiani sono protagonisti involontari di un'odissea quotidiana - commenta il sociologo Marino Niola nell'editoriale "Il paese immobile costretto a un'eterna rincorsa" (da La Repubblica del 4 maggio). Quando la scienza migliora i tempi di attesa Anche i recenti dati diffusi dal Codacons non fanno che confermare quando emerge dai dati del primo Osservatorio europeo della Mobilità, ovvero che gli italiani devono rassegnarsi all'idea di dover passare in coda buona parte delle loro vita. Non solo code in mezzo al traffico, ma anche code negli uffici postali, negli ospedali, al supermercato o nei musei. Non esistono formule magiche che permettano di risolvere questi problemi, ma presso alcuni musei sono in atto esperimenti per velocizzare le code e per il modo migliore di passare il tempo durante le lunghissime attese, come racconta Anna Maria Speroni nell'articolo "La scienza e l'incoscienza della coda" (dal magazine 7 del 4 maggio).

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La favola di Aiazzone ridotta a discarica abusiva

4/30/2017
"Provare per credere". Chi era giovane negli anni ‘80 non può non ricordare il tormentone di Guido Angeli che chiudeva ogni pubblicità del mobilificio Aiazzone, il più famoso esempio di azienda creata dal nulla e arrivata al successo grazie a una pubblicità martellante. Il sogno di Giorgio Aiazzone si è però spento alla fine degli anni 80, con la scomparsa dell'uomo che l'aveva creato. E ora è sono un enorme ammasso di sterpaglie, come racconta Marco Imarisio nell'articolo "Il sogno anni '80 di Aiazzone è una discarica che ospita rave" (dal Corriere della Sera del 26 aprile). Il pensiero del sesso ci rende più loquaci Non è l'alcool a renderci più loquaci e più inclini alle conversazioni personali, ma il pensiero del sesso. Lo dimostrerebbe uno studio realizzato dall'Interdisciplinary Center Herzliya in Israele, come spiegato nell'articolo "Togliti le mutande che ti devo parlare" (da Il Foglio del 27 aprile). La prosa burocratica degli studenti italiani "Come scrivono a scuola gli studenti italiani? Possibile che la loro prosa sia infarcita di linguaggio burocratico?" – si chiede Massimo Birattari, autore di diversi manuali di italiano per studenti, nell'articolo "Se il ‘minore frequentante' ha una prosa da sovrintendente" (dal magazine 7 del 27 aprile). Sandrone Dazieri e l'incubo collettivo di Igor "Tratto difficilmente di delitti veri, perché il ridicolo è in agguato. La fregatura della realtà è che non segue un copione",– scrive Sandrone Dazieri, scrittore e sceneggiatore televisivo, nell'articolo "L'ombra di ‘Igor', incubo collettivo" (da Il Fatto Quotidiano del 27 aprile) dove lo scrittore confronta la facilità con cui Igor il russo, presunto assassino del tabaccaio di Budrio, è stato trasformato nel giro di pochi giorni in un mostro apparentemente superumano .

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Le ong che soccorrono le navi dei migranti e i sospetti sulla nuova pirateria

4/23/2017
Crollo dei redditi e disuguaglianza: è davvero la fine del capitalismo? Il McKinsey Global Institute ha recentemente inserito l'Italia in un gruppo di economie occidentali nelle quali la maggior parte della popolazione non vede nessuna crescita economica. Fra il 2005 e il 2014 il 97% delle famiglie italiane infatti ha visto il proprio reddito scendere o rimanere fermo. Ma quello dell'Italia non è un caso isolato: per la prima volta da ottant'anni, in venticinque paesi un miliardo e mezzo di persone non ha migliorato il proprio tenore di vita o l'ha visto peggiorare – commenta Federico Fubini nell'articolo "E' davvero la fine del capitalismo?" (dal magazine Sette del 15 aprile). Zamenhof e il suo sogno di una lingua universale Tra i tanti anniversari importanti che cadono nel 2017, ce n'è uno che è passato quasi inosservato: il centenario della scomparsa di Ludwik Lejzer Zamenhof, l'inventore dell'esperanto. Fu l'unico tentativo di lingua universale che ebbe qualche successo – scrive Diego Marani nell'articolo "Esperanto, l'utopia fallita della lingua europea" (da La Stampa del 14 aprile), ma fu proprio la sua negazione dell'idea di Stato-nazione, a decretarne il fallimento. Le ong che soccorrono le navi dei migranti e i sospetti sulla nuova pirateria L'invasione dei migranti ha toccato numeri da record nel fine settimana di Pasqua: il bel tempo e il mare calmo hanno favorito il servizio di traghettamento dei clandestini dalla Libia, consentendo alle navi militari e a quelle delle Ong di caricare a bordo ben 8.300 passeggeri. Numeri che hanno portato il nostro governo a sospettare che dietro alle partenze ci sia la criminalità organizzata della Libia. "Dalle audizioni che si tengono in Senato – scrive Francesco Grignetti su La Stampa del 20 aprile – emerge come negli ultimi mesi le navi umanitarie abbiano surclassato le flotte ufficiali . Sistemandosi al limite della acque libiche ed esercitando una ricerca attiva, l'internazionale della solidarietà francese, tedesca e spagnola fa il pieno di migranti e poi,appellandosi alla legge del mare, li consegna nei porti italiani". "Frontex già da mesi teme che le ong stiano concorrendo con una campagna «fai da te» di intervento sulle barcacce dei trafficanti libici ad aggravare il problema" – commenta Gianni Riotta nell'editoriale "I sospetti sulla nuova pirateria" (da La Stampa del 20 aprile). "Salvare vite umane è precetto comune a fede, etica civile, legge. Ma questa non è stagione da Cavalieri Solitari, la tragedia in corso è troppo grande perché ci si possa arrogare di risolverla in proprio" – conclude Riotta. La svolta del Marocco: il jihad è una malattia mentale e il velo è un ostacolo alla modernizzazione Mentre in Europa ogni tentativo di proibire il velo nei luoghi pubblici o negli ambienti di lavoro, finisce per scatenare polemiche o interventi da parte della Corte europea, c'è un paese islamico dove il premier considera il velo un ostacolo alla modernizzazione. E' il Marocco, dove il nuovo premier El Othman sta cercando di rivoluzionare politica e costumi. "Il jihad è una malattia mentale e sono convinto che si possa curare esattamente come si fa con le altre patologie, somministrando farmaci" . Come scrive Luigi Guelpa nell'articolo "Il paese islamico in controtendenza, dove le donne sono protagoniste" – (da Il Giornale del 14 aprile) la modernizzazione e l'aumento dell'iniziativa privata sono la miglior risposta al fervore islamico. Sulla questione del velo, Othmani ha recentemente dichiarato: "Sto soltanto cercando di far capire che si può essere buoni musulmani senza vivere all'età della pietra come vorrebbero i jihadisti da noi o i talebani in Medio Oriente e che una donna può essere rispettosa della religione indossando un tailleur o un paio di jeans, abbandonando il velo".

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Le ong che soccorrono le navi dei migranti e i sospetti sulla nuova pirateria

4/23/2017
Crollo dei redditi e disuguaglianza: è davvero la fine del capitalismo? Il McKinsey Global Institute ha recentemente inserito l'Italia in un gruppo di economie occidentali nelle quali la maggior parte della popolazione non vede nessuna crescita economica. Fra il 2005 e il 2014 il 97% delle famiglie italiane infatti ha visto il proprio reddito scendere o rimanere fermo. Ma quello dell'Italia non è un caso isolato: per la prima volta da ottant'anni, in venticinque paesi un miliardo e mezzo di...

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Dopo i Millennials, arriva la Generazione Z

4/16/2017
Dopo i Millennials, dopo la Generazione X, dopo i Baby boomers, è ora la volta della Generazione Z. Sono i ragazzi nati dopo il 2002 e sono detti anche Linkster, trattandosi della prima generazione connessa ("linked") fin dal primo giorno di vita – come racconta Olivia Blair nell'articolo "Cosa succederà dopo i Millennials? Prepariamoci ad incontrare la Generazione Z" - pubblicato l'11 aprile sull'Independent. Quando l'altruismo diventa egoismo Ci sono uomini e donne che dedicano tutta la loro vita agli altri, senza sconti. Sono esigenti e intransigenti con sé stessi, ma anche con quelli che li circondano, finendo per condizionare in qualche modo anche le loro vite. E' questo il tema del libro "Il dilemma dell'estraneo", un saggio di Larissa MacFarquhar, giornalista del New Yorker, che prende in esame i casi di altruismo estremo. Ma alla fine, si tratta altruismo o di egoismo? – si domanda Elvira Serra commentando questo libro nell'articolo "L'egoismo di dare tutto" (da Io donna del 1° aprile). Pupi Avati: c'è una parte dell'Emilia dove la terra si tinge di horror La cittadina di Budrio, nel bolognese, è salita alla ribalta della cronaca dopo il feroce assassinio di un tabaccaio, avvenuto per mano di un pericoloso killer di origine serba. Fin dai primi giorni le ricerche dell'assassino si sono estese in un'area di 75 chilometri quadrati tra la provincia di Bologna e quella di Ferrara. "E la zona meno ospitale, più misteriosa e più inquietante della regione" commenta il regista Pupi Avati, che in queste terre, nel 1976, aveva girato l'horror "La casa dalle finestre che ridono", nell'articolo "Quel fazzoletto di Emilia dove la terra si tinge di horror" (da La Repubblica dell'11 aprile). La Marvel licenzia il fumettista musulmano che inseriva messaggi anticristiani nelle tavole Da sempre la Marvel, la casa editrice che da oltre 50 anni pubblica i fumetti dell'Uomo Ragno, Daredevil, Capitan America e gli X-Men, solo per citarne alcuni, si batte per il politicamente corretto, per la difesa delle minoranze, per il rispetto delle religioni e per la parità di diritti tra uomo e donna. A volte lo fa in modo estremo, con scelte non sempre gradite al pubblico (come nel caso dell'ultima trasposizione cinematografica dei Fantastici Quattro, dove la Torcia Umana è un uomo di colore, o come nei fumetti di Thor, dove il Dio del tuono ora è una donna), ma che rivelano quantomeno una grande coerenza da parte della "casa delle idee". Lo dimostra il recente licenziamento del disegnatore musulmano Adrian Syaf, reo di aver nascosto messaggi anticristiani e antisemiti nelle tavole del primo numero della serie ‘X-Men Gold' - come spiega Andrea Bonzi nell'articolo "Fumetti anticristiani, la Marvel licenzia disegnatore musulmano" ( da Il Giorno – Quotidiano Nazionale del 13 aprile). La Boldrini accoglie alla camera il rappresentante di Al Fatah che incita contro Israele Qualche giorno prima di accogliere a Montecitorio due agnellini da adottare a distanza, la Boldrini aveva accolto una delegazione palestinese, nella volontà di rilanciare i negoziati tra israeliani e palestinesi. Assieme all'ambasciatrice Mai Alkaila, la Boldrini aveva accolto anche il rappresentante di Al Fatah Youssef Salman, che di recente aveva definito gli israeliani "nemici della civiltà, della democrazia e dell'umanità". Come racconta Giulio Meotti nell'articolo "Quel ‘mostro' d'Israele" (da Il Foglio del 13 aprile), nei post di Salman ricorrono ovunque paragoni tra Israele e Hitler, e addirittura fra Israele e gli animali.

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Dopo i Millennials, arriva la Generazione Z

4/16/2017
Dopo i Millennials, dopo la Generazione X, dopo i Baby boomers, è ora la volta della Generazione Z. Sono i ragazzi nati dopo il 2002 e sono detti anche Linkster, trattandosi della prima generazione connessa ("linked") fin dal primo giorno di vita – come racconta Olivia Blair nell'articolo "Cosa succederà dopo i Millennials? Prepariamoci ad incontrare la Generazione Z" - pubblicato l'11 aprile sull'Independent. Quando l'altruismo diventa egoismo Ci sono uomini e donne che dedicano tutta...

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Si condanna la giustizia fai-da-te, ma in Italia manca la certezza della pena

4/9/2017
Londra: tolta la Pasqua dalle uova di Pasqua, per non offendere i musulmani Mentre la compostezza con cui gli inglesi hanno reagito all'ennesimo attentato di matrice islamica ha suscitato ammirazione in tutto il mondo, sta invece scatenando grande indignazione la decisione del National Trust di togliere la Pasqua dalla uova di Pasqua, per non offendere i musulmani. Ogni anno il National Trust, l'ente che amministra Parchi e castelli in tutto il Regno Unito, organizza la caccia alle uova di Pasqua nei suoi giardini. Ma questa volta hanno voluto eliminare il riferimento alla Pasqua, ribattezzando l'evento "Grande caccia britannica alle uova". Cadbury, l'azienda dolciaria che sponsorizza la festa, ha spiegato che l'obiettivo è coinvolgere i non cristiani e invitare ‘persone di tutte le fedi e di nessuna a godere delle nostre prelibatezze di stagione'. Le reazioni di fronte a questo ennesimo esempio di servilismo mascherato da politicamente corretto non si sono fatte attendere, come ricorda Luigi Ippolito nell'articolo "E a Londra si litiga sulla ‘caccia alle uova di Pasqua'" (dal Corriere della Sera del 5 aprile). Il primo ministro. Theresa May ha dichiarato 'la Pasqua è una festa molto importante per la fede cristiana di milioni di persone nel mondo. La posizione che hanno preso è assolutamente ridicola e non so proprio a cosa stessero pensando'. Più caustico l'arcivescovo di York: " cancellare la fede dalla Pasqua equivale a sputare sulla tomba John Cadbury, il fondatore dell'azienda, la cui fede cristiana aveva influenzato la sua attività industriale". Luca Fazzo: si condanna la legittima difesa, ma nel Far West ci siamo già Nei rari casi in cui , durante un furto o una rapina, il derubato cerca di difendersi o di proteggere i propri familiari, si parla di ‘giustizia da far west'. Ma come dimostra quanto successo a Budrio, con l'ennesimo caso di rapina finita nel sangue, nel Far West ci siamo già. Subire non serve a niente, e chi tira fuori la doppietta dall'armadio non vuole farsi giustizia da solo, ma soltanto garantirsi la sicurezza che lo Stato non è in grado di offrirgli – commenta Luca Fazzo nell'articolo "Ma quale legittima difesa. Nel Far West ci viviamo già" (da Il Giornale del 3 aprile). Fabio Tonacci; in Italia manca la certezza della pena Ogni volta che la vittima di un furto o un'aggressione cerca di reagire, il commento più ricorrente e che in questi casi bisognerebbe sempre affidarsi alla giustizia. Sì, ma quale giustizia? I dati ufficiali, diffusi nei giorni scorsi, dimostrano che un arrestato per rapina su due è già fuori dalla cella dopo un anno. Capita anche che un rapinatore reo confesso non faccia nemmeno un giorno di carcere, grazie all'ennesimo ‘decreto svuotacarceri" che impedisce la carcerazione se si prevede che, alla fine del processo, al criminale sarà inflitta una pena non superiore ai tre anni. E poi ci sono le lungaggini della giustizia, talmente lenta che spesso riesce a far scadere i termini per la custodia cautelare – come spiega Fabio Tonacci nell'articolo "Un arrestato su due fuori dalla cella dopo un anno. ‘Manca la certezza della pena'" (da La Repubblica del 4 aprile).

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Si condanna la giustizia fai-da-te, ma in Italia manca la certezza della pena

4/9/2017
Londra: tolta la Pasqua dalle uova di Pasqua, per non offendere i musulmani Mentre la compostezza con cui gli inglesi hanno reagito all'ennesimo attentato di matrice islamica ha suscitato ammirazione in tutto il mondo, sta invece scatenando grande indignazione la decisione del National Trust di togliere la Pasqua dalla uova di Pasqua, per non offendere i musulmani. Ogni anno il National Trust, l'ente che amministra Parchi e castelli in tutto il Regno Unito, organizza la caccia alle uova di...

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Videogiochi: quando un uso consapevole può avere effetti benefici

4/2/2017
Ragazzi in maniche corte anche con il freddo: una mutazione antropologica? Osservando gli under 30 che, in qualunque stagione, vanno in giro in maniche corte e senza calze, verrebbe da pensare che nel corso degli anni si sia verificata una mutazione antropologica – scrive Alberto Mattioli nell'articolo "Perché i ragazzi sono in maglietta anche con il freddo" (da La Stampa del 29 marzo). Fusione cervello e computer, dalla fantascienza alla realtà La parola cyborg (contrazione tra...

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Letture di Radio24 del giorno 02/04/2017: Videogiochi: quando un uso consapevole può avere effetti benefici

4/2/2017
Ragazzi in maniche corte anche con il freddo: una mutazione antropologica? Osservando gli under 30 che, in qualunque stagione, vanno in giro in maniche corte e senza calze, verrebbe da pensare che nel corso degli anni si sia verificata una mutazione antropologica – scrive Alberto Mattioli nell'articolo "Perché i ragazzi sono in maglietta anche con il freddo" (da La Stampa del 29 marzo). Fusione cervello e computer, dalla fantascienza alla realtà La parola cyborg (contrazione tra...

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