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Radio degli studenti universitari di Cagliari. Mission del media è raccontare il movimento culturale e la città nei suoi molteplici aspetti

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Cagliari, Italy

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Radio degli studenti universitari di Cagliari. Mission del media è raccontare il movimento culturale e la città nei suoi molteplici aspetti

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Italian

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Episodes

Collezione Perra e la sua camera delle meraviglie

3/18/2024
Le wunderkammer: Collezione Perra e le sue camere delle meraviglie Presso il Museo MUA di Sinnai dal 27 gennaio al 17 marzo è possibile ammirare la collezione Perra. Cesare Perra, Monsignore di Cagliari, nasce a Sinnai il 15 marzo del 1920. Dopo aver concluso gli studi presso il seminario di Cagliari, successivamente prosegue la sua formazione presso il Pontificio seminario regionale di Cuglieri. Il Canonico Perra è sempre stato affascinato dagli aspetti socio-culturali della sua epoca, nutrendo per tutta la sua vita una grande passione per la letteratura, l'archeologia e l'arte. Attraverso il suo amore per l'arte e la letteratura è oggi possibile ammirare la sua collezione privata, la sua "camera delle meraviglie". A partire dal XVI secolo nasce il fenomeno delle Wunderkammer (camere delle meraviglie). Sono spazi privati che i collezionisti creavano all'interno delle proprie residenze per raccogliere e conservare le "meraviglie", quelle opere legate all'archeologia, alla letteratura e all'arte. Obbiettivo principe della mostra è quello di ricreare la stessa atmosfera che si respirava all'interno delle stanze delle meraviglie, attraverso una vasta selezione di opere d'arte collezionate da Cesare Perra durante tutto l'arco della sua vita. La collezione di 74 opere vanta capolavori che coprono un periodo storico che va dal XVII al XX secolo, realizzate con vari stili che raccontano episodi tratti dalla Bibbia, ma anche dalla società sarda fino ad arrivare alle storie del teatro Giapponese. Dopo la sua morte, la collezione di 74 opere passa per sua volontà testamentaria al comune di Sinnai, prima alla pinacoteca e dopo al Museo civico di Sinnai.

Duration:00:06:20

Servizio Civile: un anno per crescere e dare il proprio contributo alla comunità

3/17/2024
Un'esperienza formativa e retribuita il Servizio Civile è riservato ai giovani dai 18 ai 28 anni Il Servizio Civile Universale (SCU) è un'opportunità di crescita personale e professionale per i giovani che desiderano dare il proprio contributo alla comunità. Si tratta di un programma di volontariato che dura 12 mesi, durante i quali i giovani si impegnano in attività di interesse pubblico in diversi settori, come l'assistenza sociale, l'educazione, la tutela dell'ambiente e del patrimonio culturale. Cosa si può fare con il Servizio Civile? Le attività svolte dai volontari del SCU sono molteplici e variegate. Tra gli esempi più comuni troviamo: Assistenza socialeEducazioneTutela dell'ambienteValorizzazione del patrimonio culturale Un'occasione per acquisire nuove competenze e crescere come cittadini L'anno di volontariato con il SCU rappresenta un'occasione unica per i giovani di: Acquisire nuove competenze e sviluppare le proprie capacità relazionali e di lavoro in team; fare un'esperienza di cittadinanza attiva, contribuendo alla costruzione di una società più giusta e solidale, Ricevere un'indennità mensile di circa 510 euro. Come candidarsi Per candidarsi al SCU è necessario compilare un'apposita domanda online, disponibile sul sito del Dipartimento per le politiche giovanili: https://www.politichegiovanili.gov.it/servizio-civile/bandi-e-avvisi-di-servizio-civile/bandi-di-selezione-volontari/. Il Servizio Civile Universale è un'esperienza aperta a tutti i giovani, indipendentemente dalle loro condizioni economiche o sociali. Un'occasione da non perdere per crescere come persone e cittadini attivi.

Duration:00:10:22

“Mezzo vuoto”: Pesco canta l’amore e le sue fragilità

3/16/2024
Un brano intimo e personale uscito il 2 febbraio in tutte le piattaforme digitali Il giovane cantautore cagliaritano Francesco Pitzanti, in arte Pesco, pubblica venerdì 2 febbraio 2024 il suo nuovo singolo "Mezzo vuoto". Nato per Area Sanremo 2023, il brano è una dedica profonda e sincera ad una persona speciale, che porta alla luce le fragilità che si celano dietro al sentimento dell'amore. Pesco: "Mezzo vuoto", un inno alla speranza e all'amore Il nuovo singolo del cantautore sardo, in uscita il 2 febbraio, racconta la fragilità dei sentimenti e l'importanza del sostegno di chi ci ama. Dopo il successo di "Chiudo gli occhi" e "Brezza marina", Pesco torna con un brano introspettivo e toccante, nato da un'esperienza personale. "Mezzo vuoto" è una canzone dedicata a una persona speciale, che ha saputo dare nuova luce alla vita del cantante. Un viaggio introspettivo attraverso le fragilità dell'amore Il testo del brano descrive le insicurezze e le paure che si celano dietro un sentimento profondo. Il protagonista si sente "mezzo vuoto", perso e insicuro, ma grazie all'amore della persona amata, riesce a ritrovare la forza e la speranza. Un arrangiamento minimale per esaltare la potenza delle parole La musica di "Mezzo vuoto" è volutamente semplice e delicata, per lasciare spazio alle parole e alle emozioni. L'obiettivo del cantautore è quello di coinvolgere l'ascoltatore e portarlo ad immedesimarsi nella sua storia. Il videoclip: un viaggio verso la speranza Il videoclip ufficiale del brano, diretto da Davide Chillotti, è una metafora del viaggio della vita. Il protagonista, interpretato da Pesco stesso, percorre una strada irta di ostacoli e di dubbi. Incontra una persona che gli dà la forza di andare avanti e di superare le difficoltà. Un messaggio di speranza e di fiducia "Mezzo vuoto" è un brano che parla di speranza, di rinascita e di amore. Il messaggio di Pesco è chiaro: non importa quanto ci si senta giù, perché il sostegno di chi ci ama può trasformare le nostre prospettive e farci vedere il bicchiere mezzo pieno. Il brano sarà disponibile sulle piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica dal 2 febbraio 2024.

Duration:00:10:27

L’Amara Nevicata: un fumetto horror con sfondo la Barbagia

3/15/2024
Giacomo e Luigi, due ragazzi figli della Sardegna, entrambi fumettisti di professione ci hanno raccontato la loro passione, hanno realizzato un fumetto horror "L'amara nevicata" per la rivista Giallo Luigi Porceddu e Giacomo Pitzalis, sin da piccolissimi hanno iniziato ad appassionarsi al mondo del fumetto. Giacomo, classe 1992, sceneggiatore di fumetti e pubblicista. Ha fatto parte dell'associazione Chine Vaganti e ha frequentato il Centro Internazionale del Fumetto a Cagliari tenuto da Bepi Vigna. Luigi, classe 1988, fumettista, vignettista e disegnatore. Il suo primo fumetto è composto da 80 tavole, scritto totalmente in lingua sarda "Su 'oe cun sos corros de atalzu" basato su una leggenda del suo paese, Thiesi. La loro collaborazione nasce grazie ad un amico in comune, si incontrano per caso a Torino prima della pandemia ma i loro contatti non si bloccano. Iniziano a confrontarsi e a lavorare assieme. L'amara nevicata L'amara nevicata, nasce dalla proposta della casa editrice Leviathan Labs di realizzare una storia per la loro rivista trimestrale "Giallo" dedicata al mondo horror. Giacomo sviluppa l'idea del racconto e Luigi la disegna con il suo tratto caratteristico. La storia è un trittico e la prima parte è già stata pubblicata a dicembre nel numero 8 della rivista. Il loro racconto ha come sfondo l'ambiente barbaricino, che rappresenta al meglio le atmosfere macabre della loro storia immersa nella leggenda del Demone Cervo di Oliena, figura ritrovata anche in un racconto di Grazia Deledda pubblicato nella rivista "Natura e Arte" del 1894, in cui si trovano diverse storie da "focolare". Le tavole del fumetto sono disegnate in bianco e nero, scelta imposta ma stilisticamente perfetta, che rispecchia ancora di più le atmosfere della Barbagia e del racconto ambientato negli anni 20 del '900. A brevissimo potremo trovare la seconda parte della storia nel numero 9 della rivista Giallo.

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Karim Galici presenta Le cicogne di Chernobyl

3/14/2024
Martedì 12 marzo a Cagliari presso la Fondazione di Sardegna si è svolta la conferenza stampa di presentazione del documentario "Le cicogne di Chernobyl" del regista Karim Galici La conferenza, presieduta dalla giornalista Flavia Corda, ha avuto il compito di presentare al pubblico il docu-film "Le cicogne di Chernobyl" realizzato dal regista Karim Galici, in collaborazione con l'Associazione Cittadini del Mondo, rappresentata dal presidente Giuseppe Carboni. Solidarietà e cooperazione Il documentario è incentrato sull'iniziativa dell'Associazione Cittadini del Mondo, nata dopo il gravissimo incidente nucleare alla centrale atomica di Chernobyl, nell'aprile del 1986. Dopo questo grave disastro ambientale, Cittadini del Mondo, ha dato vita al progetto Chernobyl: ospitare i bambini colpiti da questa catastrofe. Il progetto ha avuto grande successo, grazie alla sensibilità e alla cooperazione delle famiglie italiane, che si sono fatte carico, a loro spese, di regalare a questi bambini dei momenti felici e di evasione, lontani dalle radiazioni. Tanti sono stati i bambini adottati che sono cresciuti e ancora vivono, studiano e lavorano in Sardegna. Nel documentario sono raccolte molte di queste storie e alcuni protagonisti, presenti alla conferenza di presentazione, non hanno nascosto la loro emozione nel ripercorrere quei tristi momenti. Hanno trovato la forza di rinascere anche grazie all’affetto delle famiglie che li hanno accolti come figli. Un grande lavoro Il regista Karim Galici e il presidente Giuseppe Carboni hanno illustrato il progetto in tutte le sue valenze, da quella artistica a quella sociale. Oltre loro, hanno partecipato alla conferenza altri protagonisti del documentario. Il docu-film è stato realizzato unendo materiale inedito a materiale pre-esistente contenuto negli archivi di RAI Teche, partner del progetto. Sarà presentato in anteprima nazionale il 15 marzo ore 16:00 alla Casa del Cinema di Roma a Villa Borghese. Debutterà in Sardegna il 19 marzo ore 20:00 al Cinema Greenwich d’Essai di Cagliari. Karim Galici Karim Galici, classe '77, è un regista, drammaturgo,sceneggiatore, attore, manager culturale e storico dell’arte. Laureato in Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo (D.A.M.S) all’Università degli studi di Roma Tre e Master in Management per lo Spettacolo (MASP) alla SDA Bocconi. Uomo di teatro, ha lavorato in giro per l'Italia, ma tantissimo anche all'estero. Parallelamente alla sua intensa attività teatrale, lavora nel cinema, partecipando a diversi progetti sia come attore che come regista. Attivissimo nel sociale, ha lavorato a diversi progetti, sempre in collaborazione con Cittadini del Mondo Onlus.

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Tosca di Giacomo Puccini

3/14/2024
Il capolavoro di Giacomo Puccini Tosca Tosca è un' opera tragica in 3 atti, di Giacomo Puccini su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica. Il soggetto originale è stato tratto dal dramma omonimo di Victorien Sardou, rappresentato per la prima volta il 24 novembre 1887 al “Thèatre de la Porte-Saint-Martin” di Parigi interpretato dalla grande Sarah Bernhardt che ne decreto il grandioso successo. Il periodo storico L’opera intreccia dei fatti storici alla storia d'amore tra due artisti: un pittore Mario Cavaradossi e una cantante Floria Tosca. La trama si svolge nella Roma pontificia di Pio VI, in un'atmosfera tesissima, che segue la rivoluzione Francese, e la caduta della prima Repubblica Romana, in una data ben precisa: sabato 14 giugno 1800, il giorno della battaglia di Marengo che fu combattuta nel corso della seconda campagna napoleonica d'Italia, durante la guerra della seconda coalizione, tra le truppe francesi guidate dal Primo console Napoleone Bonaparte, e l'esercito austriaco, comandato dal generale Michael von Melas. Entrambi citati da Sciarrone che informa il Barone Scarpia della vitttoria dell’esercito francese. Da Sardou a Puccini Il dramma “La Tosca” venne rappresentato al Teatro filodrammatici di Milano nel 1889 Giacomo Puccini ne rimase entusiasta e decise di ricavarne un'opera. Giulio Ricordi si occupo dei diritti per musicarla. Sardou dimostrò freddezza. Ma Ricordi ottenne comunque l’autorizzazione. Luigi Illica che preparo la bozza del Libretto la fece approvare da Sardou, in presenza di Giulio Ricordi e di Giuseppe Verdi che si trovava a Parigi per l’Otello. Alcuni anni dopo Verdi rivelerà al suo biografo che, avrebbe volentieri musicato Tosca. La prima al Costanzi Anche Giuseppe Giacosa partecipò alla stesura del libretto, dopo alcuni contrasti e ripensamenti, l'opera fu completata nell'ottobre 1899 e il 14 gennaio 1900 vide le scene al Teatro Costanzi, in sala era presente il presidente del Consiglio Luigi Pelloux e la Reina Margherita di Savoia. Inizialmente criticata dalla stampa, che si aspettava un’opera in linea con lo stile Pucciniano, Tosca si affermò ben presto nel repertorio dei maggiori teatri lirici del mondo, e tutt’oggi è una delle opere più rappresentate a livello internazionale. Atto I La Cattedrale di Sant’Andrea della Valle l’Atto primo si apre nella splendida Cattedrale di Sant’Andrea della Valle dove il console della Repubblica Romana Angelotti, bonapartista volterriano, cerca rifugio, dopo essere fuggito da Castel Sant’Angelo, infatti sua sorella, sposa del marchese Attavanti, gli ha fatto trovare le chiavi della loro cappella votiva. La donna viene ritratta nel dipinto dal cavalier Mario Cavaradossi che cercava un volto per Maria Maddalena. Al giungere del sagrestano, Angelotti si nasconde nella cappella degli Attavanti. Recondita armonia Il sagrestano, borbottando, riordina gli attrezzi del pittore che continua a lavorare al suo dipinto intonando una delle più celebri arie della storia della lirica (Recondita armonia) Il sagrestano nota che la Maddalena ha il viso della marchesa Attavanti, offre quindi il pranzo, che il pittore rifiuta, il sacrestano finalmente si congeda. Cavaradossi che conosce da tempo Angelotti e ne condivide la fede politica escogita un piano di fuga, ma sono interrotti dall'arrivo di Floria Tosca, l'amante di Cavaradossi: Angelotti si nasconde nella cappella e consuma il pranzo del pittore. Non la sospiri la nostra casetta Mario non può dire a Tosca di Angelotti, lei fervente cattolica rivelerebbe l’accaduto in confessione. Per quella sera vorrebbe che si incotrassero nella villetta fuori porta del Cavaradossi (Non la sospiri la nostra casetta...). Ma riconoscendo nel volto della Maddalena ritratta, la marchesa Attavanti, scatena una scenata di gelosia, Mario a fatica (Qual occhio al mondo...), riesce a calmarla e a congedarla. Angelotti riprende il discorso interrotto, Mario gli offre protezione e lo indirizza alla sua villetta in periferia....

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“Blue Eyed Tokyo”: un viaggio letterario nella Tokyo underground

3/13/2024
Un thriller psicologico che esplora le profondità dell'animo umano, "Blue Eyed Tokyo" è il nuovo romanzo di Mattia Pinna edito da Another Coffee Stories Editore Nelle profondità di Tokyo, tra luci al neon e segreti inconfessabili, si aggira una donna dagli occhi blu magnetici. La sua identità è un mistero, un enigma che tormenta J.T. Ross, affermato scrittore americano in crisi esistenziale. Ossessionato dalla donna dai mille volti, Ross si lancia in una caccia forsennata che lo conduce in un vortice di emozioni contrastanti. Un viaggio introspettivo tra templi e bettole Dalle foreste sacre ai vicoli fumosi, il viaggio di Ross si trasforma in un'esplorazione dei lati oscuri della metropoli e dell'animo umano. Tra realtà e immaginazione, lo scrittore combatte contro i propri demoni interiori, cercando ispirazione e redenzione. La ricerca della donna dagli occhi blu diventa un'ossessione che rischia di travolgerlo. Un thriller psicologico che mescola bellezza e brutalità "Blue Eyed Tokyo" è un romanzo che cattura il lettore e lo conduce in un'esperienza letteraria indimenticabile. La bellezza della scrittura di Mattia Pinna si mescola alla brutalità della realtà, regalandoci una profonda riflessione sull'identità, la memoria e i segreti che ci portiamo dentro. L'incontro di Ross con la donna dai mille volti lo porterà ad affrontare una verità sconvolgente, un punto di non ritorno che potrebbe segnare per sempre il suo destino. Un thriller psicologico che cattura il lettore e lo conduce in un'esperienza letteraria indimenticabile. "Blue Eyed Tokyo" è un romanzo che mescola bellezza e brutalità, regalandoci una profonda riflessione sull'identità, la memoria e i segreti che ci portiamo dentro.

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L’organetto diatonico sulle note dell’identià sarda

3/12/2024
Ai microfoni di Unica Radio la musicista Valentina Chirra ci racconta del suo amore più grande: l'organetto diatonico Valentina Chirra è una giovane musicista sarda di organetto diatonico. Ci ha raccontato di come la passione per la musica sarda nasce sin da quando era bambina, grazie all'influenza di sua madre che, la domenica mattina ascoltava i balli sardi di ogni zona in radio. Ha iniziato ad avvicinarsi all'organetto diatonico per caso. Ci ha raccontato delle sue prime impressione alla vista dell'organetto dianotonico. Sin da subito si è iscritta al corso di organetto diatonico alla scuola civica di Nuoro rivoluzionando quell'ambiente prettamente maschile, diventando così una delle prime pioniere femminili a suonarlo. lei è stata una delle prime pioniere a suonarlo. Da una passione è diventato un lavoro vero e proprio. Il suo talento non si ferma, attualmente insegna l'organetto nelle scuole civiche della montagna ad Oliena. Tra le altre cose Valentina compone brani trasmettendo con gioia le emozioni che sente suonando l'organetto. Pizinnia è brano autoriale a cui è legata di più, che parla della libertà spensieratezza della gioventù. Uno strumento specchio dell' anima musicale isolana L'organetto diatonico sardo, con il suo suono inconfondibile e vibrante, rappresenta un pilastro della cultura musicale isolana. La sua storia si intreccia con le tradizioni popolari e le espressioni identitarie della Sardegna, diventando un simbolo di quell'anima isolana ricca di passioni e storie. Questo strumento è da sempre protagonista dei balli sardi, accompagnando le danze e i canti tipici di ogni regione dell'isola. La sua presenza nelle feste e nei rituali popolari è un elemento fondamentale per mantenere viva la cultura e le tradizioni locali. Negli ultimi decenni, l'organetto ha conosciuto una notevole evoluzione, ampliando il suo repertorio e conquistando nuovi spazi musicali. Virtuosi musicisti lo hanno portato sui palcoscenici nazionali e internazionali, facendo conoscere al mondo la bellezza e la ricchezza della musica sarda. La trasmissione del sapere musicale avviene principalmente attraverso il rapporto diretto tra maestro e allievo, garantendo la continuità di una tradizione preziosa. La ricerca e la sperimentazione di nuovi linguaggi musicali aprono nuove frontiere all'organetto sardo, confermando la sua vitalità e il suo potenziale espressivo.L'organetto diatonico sardo: uno strumento che racchiude in sé la storia, la cultura e l'anima della Sardegna. Un patrimonio da custodire e valorizzare, affinché le sue note continuino a risuonare, raccontando al mondo la bellezza di un'isola ricca di fascino e tradizione.

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Saboris Antigus: la cucina sarda conquista i social

3/11/2024
Elisabetta Piddiu, da Pula a Instagram con la sua pagina "Saboris Antigus" ci racconta la sua una passione per la cucina che sta diventando virale sui social Elisabetta Piddiu, 43 anni di Pula, ha trasformato la sua passione per la cucina sarda in un successo social. La sua pagina Instagram "Saboris Antigus", nata solo un mese fa, conta già quasi 1800 follower. Un vero e proprio boom che testimonia l'amore per la tradizione culinaria sarda e il talento di Elisabetta nel reinterpretarla in chiave moderna. L'amore per la cucina trasmesso di generazione in generazione "Sin da bambina, adoravo stare in cucina con mia mamma", racconta Elisabetta. "Ricordo che mi aveva cucito un piccolo grembiule e mentre lei preparava i ravioli, io mi divertivo a modellare la pasta". Un amore che si è consolidato nel tempo, con Elisabetta che ha affinato le sue doti da autodidatta e sperimentato nuove ricette, tra cui la pasta fresca e il pane fatto in casa. La Sardegna a portata di click: "Saboris Antigus" conquista i social L'idea di condividere la sua passione sui social è nata quasi per gioco, su suggerimento del compagno e degli amici che spesso si deliziavano con i suoi piatti. "Mi piace l'idea di far conoscere la nostra terra anche attraverso la sua cucina", spiega Elisabetta. "Ogni giorno ricevo tantissimi messaggi da persone che mi chiedono consigli e ricette. È una soddisfazione enorme". La cucina di Elisabetta è un mix perfetto di tradizione e innovazione. "Mi piace rivisitare i piatti tipici sardi con un tocco moderno, usando ingredienti di stagione e di alta qualità", afferma. Tra i suoi cavalli di battaglia, i culurgiones, i cocòi a pitzus e i malloreddus, ma anche il pane fatto in casa e i dolci tipici come le seadas. Elisabetta sogna di trasformare la sua passione in un lavoro. "Mi piacerebbe molto organizzare corsi di cucina online e lezioni per bambini", spiega. "Sarebbe un modo per tramandare la tradizione culinaria sarda alle nuove generazioni e far conoscere la nostra terra a un pubblico ancora più ampio". La cucina di Elisabetta Piddiu è un viaggio sensoriale alla scoperta della Sardegna più autentica. Un invito a conoscere la tradizione attraverso i sapori e i profumi di una terra ricca di storia e cultura.

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Giuseppe Biasi in mostra alla Pinacoteca Nazionale di Sassari

3/10/2024
Grazie al prezioso intervento di Maria Paola Dettori, direttrice della Pinacoteca Nazionale di Sassari, è stato possibile approfondire la conoscenza del grande pittore sardo E' possibile ammirare le opere del pittore sardo attraverso la mostra dal titolo "Giuseppe Biasi, la collezione regionale" a partire dal 22 febbraio 2024, presso la Pinacoteca Nazionale di Sassari. Nato a Sassari nel 1885, Giuseppe Biasi si formò come pittore in Veneto. Ha ottenuto subito successo con la sua opera "Processione nella Barbagia di Fonni" alla Biennale di Venezia del 1909. La sua pittura era incentrata sulla Sardegna, con i suoi costumi, paesaggi e atmosfere, frutto di osservazioni dal vero e di un profondo legame con la sua terra. Un viaggio con Mario Maria Mossa De Murtas rafforzò questo legame, portando Biasi a esplorare la Barbagia e il Sulcis e a farsi portavoce della tradizione isolana. L'influenza romana di Giuseppe Biasi Dopo l'Esposizione di Roma del 1911, Biasi si dedicò con successo alla xilografia e all'oleografia, collaborando con la rivista "Eroica" e altri importanti periodici. La Prima Guerra Mondiale e il trasferimento a Milano segnarono una svolta nella sua arte, verso una maggiore espressività e sublimazione. Un viaggio in Africa tra il 1924 e il 1928 lo influenzò profondamente, cambiandone la tavolozza cromatica verso toni più spenti e "poveri". L'ultimo periodo di Biasi fu segnato da pessimismo, anche nelle opere commissionate. Si stabilì in Piemonte, dove venne assassinato nel 1945. La sua eredità rimane viva: Biasi è stato un pittore capace di innovare la tradizione sarda, inserendola in un contesto internazionale.

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Sensations: Puntata dell’8 marzo 2024

3/9/2024
Il nuovo programma di Francesco Brett, Sensations in onda alle ore 18, ogni venerdì su Unica Radio, in perfetto orario di aperitivo. Francesco Brett è un giovane insegnante, appassionato di arte, musica, moda, collezionismo, linguistica, ed, ovviamente, di radio. Riascolta la puntata di Sensations dell'8 marzo 2024. PLAYLIST : THE BLUE NILE - TINSELTOWN IN THE RAIN MADNESS - SORRY THE DAMNED - WAIT FOR THE BLACKOUT JACKSON 5 - ABC - SALAAM REMI REMIX HAPPY MONDAYS - KINKY AFRO J. TIMBERLAKE - UNTIL THE END OF TIME ML BUCH - WORKING IT OUT TRAVIS SCOTT - YOSEMITE ORNELLA VANONI, VINICIUS, TOQUINHO - LA VOGLIA, LA PAZZIA MICHEL JONASZ - LES WAGONNETS SEIFE, BALZA - NIGHT BRIEF SULTANS OF PING FC - WHERE'S ME JUMPER PATRIZIA LAQUIDARA - MINHA VOZ, MINHA VIDA Sensations è guidare l’ascoltatore attraverso nuovi sentieri musicali, a cavallo di diversi generi, compositori, continenti e decenni. Spostandosi da una parte all’altra del globo, passando dall’elettronica, fino al pop, al reggae ed a generi più o meno minimali, gli astanti si sentiranno coinvolti in un nuovo vortice di suoni ed, appunto, “sensazioni”. Secondo traguardo della messa in onda di Sensations sarà quello di muovere verso un nuovo percorso, un nuovo modo di intendere la musica ed il modo in cui da canzone si possono generare idee, intuizioni ed immagini, il tutto sempre nel tentativo di far presente come questo avviene nella mente del conduttore stesso. Ultimo fine è rendere tutto questo processo fluido e piacevole alle orecchie, lontano da dissonanze e note errate, ragione per la quale dietro la trasmissione c’è tanta passione, ricerca e tentativi.

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Visit Sarroch: un gioiello di città da scoprire oltre la raffineria

3/9/2024
Ai Microfoni di Unica Radio la presidente dell' Associazione Culturale Visit Sarroch, Sheila Franchi, ci racconta della memoria storica e delle bellezze paesaggistiche della città di Sarroch. Una città ricca di storia,cultura e tradizione Sarroch, comune sardo situato nella provincia di Cagliari, è spesso conosciuto solo per la presenza della raffineria. Ma oltre a questo impianto industriale, che occupa solo il 5% del territorio, Sarroch è un vero e proprio gioiello da scoprire. L'Associazione Culturale "Visit Sarroch - Natùra, Istòria & Traditziònis" si impegna a promuovere la bellezza e la ricchezza di questo paese. Attraverso ricerche, eventi e pubblicazioni, l'associazione fa conoscere la storia millenaria di Sarroch, le sue bellezze naturali e le sue tradizioni. Dalla memoria storica alle bellezze paesaggistiche L'associazione Visit Sarroch ha condotto un lavoro di ricerca sulla memoria di Sarroch, raccogliendo materiale fotografico e intervistando i cittadini. L'obiettivo è quello di ricostruire la storia del paese e di far conoscere le sue radici. Oltre alla storia, Sarroch vanta anche un territorio ricco di bellezze paesaggistiche. Dalle colline alla montagna, dal fiume al mare, la campagna di Sarroch offre scorci suggestivi e incontaminati. Un paese da vivere e da scoprire L'Associazione Visit Sarroch invita tutti a visitare questo paese meraviglioso. Attraverso le sue attività, l'associazione offre l'opportunità di conoscere la vera anima di Sarroch, un luogo ricco di fascino e di cultura. L'invito di Visit Sarroch è rivolto a tutti: dagli amanti della storia agli appassionati di natura, dai curiosi ai cultori delle tradizioni. Sarroch è un paese che ha tanto da offrire e che vale la pena scoprire. Feminas: a Sarroch un omaggio alle donne sarde In occasione della Giornata Internazionale della Donna, l'Associazione Culturale Visit Sarroch e la Parrocchia di Santa Vittoria presentano "Feminas", un evento dedicato alle donne, con un focus sulle figure femminili della Sardegna. Ad intervenire ci sarà Sheila Franchi, Presidente di Visit Sarroch, che presenterà una ricerca sulle "Levadorasa" sarde tra Ottocento e Novecento. A seguire il Dott. Avv. Aldo Cois racconterà le storie di sua nonna, l'ultima levatrice di Sarroch, e di sua madre, la prima ostetrica comunale. Maristella Casula, Presidente de "La Casa Rosa" e Vicepresidente FIDAPA di Sestu, parlerà di parità di genere. Padre Alberto Costa-Ord. Frati Minori Cappuccini offrirà una riflessione sulla figura di Maria Santissima. In conclusione, Rita Sanna leggerà una poesia dedicata alle donne. L'evento si terrà domenica 10 marzo alle ore 17:00 presso il Teatro della Parrocchia di Santa Vittoria a Sarroch. Ingresso Gratuito

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Megaphonia: l’audio della terza puntata con i Whisper Of a White Bullet

3/8/2024
Finalmente online dagli studi di Unica Radio l'audio della quarta puntata del primo Podcast Sardo sulla musica emergente, Megaphonia. In questa puntata la band post-hardcore/alternative metal Whisper Of a White Bullet; lieti e onorati della loro presenza, ci faranno compagnia durante la puntata con le sonorità graffianti dei loro brani inediti. Ci accompagnerànno inoltre per la recensione di due artisti italiani. Scopri la nuova ondata di sonorità Megaphonia, il podcast sulla musica underground. Finalmente online la quarta puntata di Megaphonia. Dagli studi di Unica Radio ti portiamo in un viaggio attraverso il panorama musicale sardo, Italiano e Internazionale. In questa quarta puntata, entreremo nelle sonorità post-hardcore/alternative metal di una band sarda formatasi nel 2007. Negli anni la band ha cambiato diverse formazioni sino ad arrivare a quella attuale composta da Mattia Musiu, Andrea Tronci, Gianmarco Vacca e Andrea Melis. La band, durante la puntata, ci accompagnerà con la sua musica e il suo stile accattivante. Faremo una dedica speciale agli "Ex Otago" di Genova, e gli "Ego Divided" di Palermo. Seguiteci sui canali social e guardate la nostra puntata, ci immergeremo nella loro musica facendo un'analisi con i grandissimi Whisper Of a White Bullet. Vieni con noi e faremo una bellissima crociera tra musica, arte e grandi artisti. Band Ospite: Whisper Of a White Bullet Band Italiane: Ex Otago e Ego Divided

Festa del Bio 2024: donne protagoniste della transizione ecologica

3/8/2024
Il 9 marzo e il 18 maggio appuntamenti per la Festa del BIO: il biologico in festa a Milano e Roma Torna la Festa del BIO, l'evento itinerante che celebra il meglio del biologico italiano. Organizzata da FederBio in collaborazione con Legambiente,WWF Italia, ISDE Medici per l’Ambiente, AssoBio, Anabio-CIA, Anaprobio-Copagri, Altromercato, Coalizione CambiamoAgricoltura, Cambia la Terra e Kyoto Club. La Festa fa tappa nelle principali piazze d'Italia, offrendo un ricco programma di eventi gratuiti per sensibilizzare il pubblico sui valori di un'alimentazione sana e sostenibile. Prossime tappe: Milano il 9 marzo a Palazzo Giureconsulti e Roma il 18 maggio all'Acquario Romano. La Festa del Bio 2024, in programma a Milano il 9 marzo, accenderà i riflettori sul ruolo chiave delle donne nel guidare la transizione ecologica in agricoltura. L’evento, ricco di talk, seminari e show cooking, esplorerà diverse tematiche legate al biologico, dalla tutela della biodiversità all’importanza di un’alimentazione sana. Donne in prima linea per un futuro sostenibile La giornata inaugurale si aprirà con il talk “Agricoltura e Cibo: le donne guidano la transizione ecologica”, moderato da Patrizio Roversi. Interverranno personalità di spicco del mondo agricolo e scientifico, tra cui:Maria Grazia Mammuccini, Presidente FederBio,Barbara Nappini, Presidente Slow Food Italia,Nicoletta Maffini, Presidente AssoBio, Fiorella Belpoggi, Direttrice Emerita Istituto Ramazzini,Maria Letizia Gardoni, Presidente di Coldiretti Bio, Renata Alleva, Specialista in scienza dell’alimentazione. Le relatrici sottolineranno l’importanza di un’agricoltura più sostenibile e rispettosa dell’ambiente, evidenziando il ruolo fondamentale delle donne nel portare avanti questa rivoluzione. Focus su biodiversità e alimentazione Il pomeriggio sarà dedicato a talk e seminari su temi di grande attualità. Il talk “Storie di biodiversità. Parla il bio” vedrà la partecipazione di agricoltori bio che racconteranno il loro impegno nella tutela della biodiversità e degli ecosistemi. Patrizio Roversi, in un intervento dedicato all’etichetta bio, illustrerà in modo chiaro e accessibile come orientarsi tra gli scaffali e fare scelte consapevoli. Il seminario “Più sani più bio” esplorerà il legame tra alimentazione biologica e salute, con l’intervento di esperti di nutrizione e medicina. Cucina in scena: sapori antichi e genuini La giornata si concluderà con lo show cooking “Cucina in scena: Tutti i colori della cucina amica dell’ambiente”, a cura di Luisanna Messeri, con la partecipazione di Tessa Gelisio e Patrizio Roversi. I protagonisti prepareranno una ricetta tipica con ingredienti bio e a impatto zero, dimostrando come il gusto e la sostenibilità possano andare di pari passo. La Festa del Bio 2024 conferma l’importanza di un impegno collettivo per un futuro più sostenibile. Le donne, con la loro dedizione e il loro impegno, rappresentano una forza propulsiva fondamentale per la transizione ecologica in agricoltura. Un invito a fare la differenza La Festa del BIO è un invito a fare la differenza, scegliendo prodotti biologici che fanno bene alla salute e al pianeta. Un'occasione per conoscere le tante realtà che operano nel settore del biologico e per dare il proprio contributo a un futuro più sostenibile.

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Gianluca Piredda: il fumettista sardo che ha conquistato il mondo

3/7/2024
Ai microfoni di Unica radio Gianluca Piredda si racconta Dalle coste della Sardegna alle pagine di fumetti distribuiti in oltre venti Paesi, Gianluca Piredda è uno dei più apprezzati sceneggiatori del panorama internazionale. Tra le sue creature più note, il leggendario Dago e il western storico Freeman. La passione per il fumetto di Piredda sboccia fin da bambino, tra le pagine di Topolino e Braccio di Ferro. A soli quindici anni, inizia a pubblicare le sue prime storie su riviste locali. Il suo debutto ufficiale avviene nel 1991 sulla rivista Comix, seguito dalla creazione della sua prima strip, Nelson & Kirby. Nel 1999, Piredda approda sul mercato americano con la miniserie Winds of Winter, ottenendo un immediato successo. Lavora per diversi editori statunitensi, affermandosi come uno dei nomi di riferimento del fumetto thriller. Nel 2015, torna in Italia e approda all'Editoriale Aurea, dove scrive per Dago, Freeman e Dracula in the West. Dago e Freeman: due icone del fumetto Le sue storie di Dago, il Giannizzero Nero creato da Robin Wood, si distinguono per l'accuratezza storica e l'intreccio avvincente. Freeman, invece, è un western atipico che narra le vicende di uno schiavo fuggiasco nella America del 1861. Un futuro pieno di progetti Oltre a Dago e Freeman, Piredda è impegnato in una nuova graphic novel storica con protagonista un personaggio femminile. Tra i suoi sogni, scrivere storie per altri personaggi della scuderia Aurea. Un esempio di talento e tenacia, Gianluca Piredda dimostra come la passione per il fumetto possa tradursi in una carriera di successo a livello internazionale.

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Caborisi: Un viaggio nell’arte murale contemporanea in Sardegna

3/6/2024
Ai microfoni di Unica Radio Gaia Lampis ci racconta di Caborisi un meraviglioso viaggio verso l'arte murale della Sardegna Gaia Lampis si distingue come una figura versatile nel dietro le quinte del panorama cinematografico sardo. Negli ultimi anni, ha ricoperto diversi ruoli chiave in produzioni cinematografiche di cortometraggi. Nel 2023, ha brillato in "L'Occhio di San Salvatore", assumendo il doppio ruolo di Direttore di Produzione e Fotografo di Scena. La sua abilità organizzativa e il suo occhio attento hanno contribuito al successo del cortometraggio. Nel 2019, ha prestato il suo talento come Fotografo al cortometraggio "La Favola del Dente Avvelenato", dimostrando la sua padronanza della tecnica fotografica e la sua capacità di catturare l'essenza della storia. Nel 2022 la ricordiamo invece per la sua partecipazione al set di "Bentu" di Salvatore Mereu, vincitore del Premio Bisato d'Oro. La dedizione e la passione di Gaia Lampis la rendono un'artista emergente da tenere d'occhio nel panorama cinematografico sardo. La sua versatilità e il suo impegno la proiettano verso un futuro ricco di successi. Il suo ultimo lavoro "Caborisi",è un programma in lingua sarda disponibile su Rai Play che accompagna il pubblico in un viaggio affascinante alla scoperta dell'arte murale contemporanea in Sardegna. Attraverso gli occhi, ha analizzato le opere e le emozioni di artisti di talento come Manu Invisible, Mauro Patta, Giorgio Casu e Francesco Virdis. Il progetto offre una panoramica completa di questo fenomeno in continua evoluzione. Gaia Lampis, regista del programma,ci ha raccontato delle sue esperienze passate sul set di Salvatore Mereu, e di come con passione ha portato avanti il progetto Caborisi. Un'occasione per conoscere e valorizzare l'arte urbana sarda" Caborisi" non è solo un progetto di street art, ma anche un'occasione per conoscere e valorizzare il patrimonio artistico della Sardegna. Il progetto, infatti, si propone di far conoscere al grande pubblico la bellezza e la varietà dell'arte urbana presente nell'isola, spesso relegata a spazi marginali o poco conosciuti. Un invito alla scoperta e alla riflessione Il programma "Caborisi" invita il pubblico a esplorare le strade e i vicoli della Sardegna con occhi nuovi, per scoprire la bellezza nascosta nei murales che li adornano. Un viaggio che non solo arricchisce la conoscenza artistica, ma che stimola anche la riflessione su temi di attualità e di grande interesse sociale. Aperto al contributo di nuovi artisti e di nuove esperienze.

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M’ILLUMINO DI MENO: i giovani ne parlano in un podcast

3/5/2024
Oggi è 16 Febbraio, una ricorrenza nazionale importante dedicata al risparmio energetico e degli studi delle attività sostenibili. Ideata nel 2005 dal programma Caterpillar di Radio 2 oggi la manifestazione "M'illumino di meno" ha un valore e peso nazionale. Vi aiuteremo e consiglieremo attraverso il nostro podcast a svolgere azioni, talvolta anche piccole, che possono fare la differenza. Molte persone da tutta l’Italia partecipano alla giornata M'illumino di meno" dedicata al risparmio energetico. Il 16 Febbraio del 2023 a Bologna ad esempio sono state spente, per risparmiare, le luci di piazza Maggiore, della fontana del Nettuno e le luci di palazzo Re Enzo su piazza Maggiore. Sempre lo stesso giorno è stato proposto un menù green incentrato principalmente sul cous cous, lenticchie in umido e carote al vapore, oltre a pane e frutta di stagione; con l’idea di preparazioni a minor impatto ambientale a base di prodotti biologici, a chilometro 0 e sostenibili, in alternativa a piatti con un grande impatto ambientale. Economia Circolare L’economia circolare è indirizzata sia a cittadini che ad imprese. Grazie ai vari negozi o applicazioni, si possono acquistare prodotti derivanti da materiali riciclati o di produzione sostenibile. E' inoltre possibile vendere prodotti artigianali, usati o persino mangiare cibo biologico e a chilometro zero. Durante questi anni varie imprese di riciclaggio, come ASTRO, hanno diffuso nei comuni italiani cassonetti di raccolta di rifiuti tessili che contribuiscono alla diminuzione di spreco di indumenti usati. La maggior parte di questi inizialmente era destinato ad essere gettato via quando in realtà potevano essere riutilizzati per varie persone povere oppure alla fabbricazione di nuovi capi d'abbigliamento. Questo fenomeno di diffusione dei cassonetti portò quindi ad un miglioramento sullo spreco di vestiti e quindi anche alla diminuzione di sostanze, come cotone, per crearne dei nuovi. Questa forma di riciclaggio si può trovare anche nelle app, come per esempio Vinted dove puoi vendere e comprare vari indumenti di seconda mano. Un altro esempio di app che ci aiuta a mettere in pratica l’economia circolare è Junker. Questa ci aiuta a differenziare in maniera corretta i rifiuti domestici. Il Parlamento europeo ha deciso di inserirla nel libro bianco delle buone pratiche di economia circolare del Parlamento europeo. Il funzionamento è semplice. Si inquadra il codice a barre di un prodotto e l’app ci descrive come smaltire il prodotto e i suoi componenti in modo corretto. Siccome le regole sulla differenziata variano da comune a comune, l’app fa uso della geolocalizzazione per inviarci informazioni accurate ed esatte. Un’altra utilissima funzione è la bacheca annunci, nella quale possiamo pubblicare gli oggetti che vogliamo buttare per vedere se altri utenti siano interessati a prenderlo

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“Salviamo la natura”: mostra con vari artisti a confronto al MacLula

3/5/2024
Ai microfoni di Unica Radio il curatore Domenico Fumagalli ci racconta della mostra "Salviamo la natura" disponibile sino al 10 marzo 2024 al MacLula. Un interessante percorso d'arte e di riflessione sull'emergenza ambientale Dal 27 gennaio al 10 marzo 2024, il Museo Diffuso d'Arte Contemporanea di Lula (MACLULA) ospita la mostra "Salviamo la natura - 20 artisti a confronto". Un'importante operazione di sensibilizzazione collettiva che, attraverso l'espressione artistica, invita a riflettere sul rapporto tra uomo, natura e ambiente. L'arte come strumento di denuncia e di speranza Le opere di più di 20 artisti, provenienti da tutto il mondo, offrono una varietà di sguardi e di interpretazioni sul tema dell'emergenza ambientale. Dalle installazioni evocative di Fathi Hassan alle pitture materiche di Antonio Mallus, fino alle fotografie di denuncia di Mario Adolfi, la mostra è un invito a prendere coscienza della drammatica situazione del pianeta e a riflettere sulle possibili soluzioni. Un impegno per il futuro "Salviamo la natura" non è solo una mostra, ma un vero e proprio percorso di educazione ambientale. Attraverso le opere esposte, i visitatori sono invitati a riconsiderare il proprio rapporto con la natura e ad adottare comportamenti più sostenibili. Un impegno necessario per costruire un futuro migliore per il pianeta e per le generazioni future. La mostra è aperta al pubblico dal martedì al sabato dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00. Ingresso gratuito.

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Lucia Fodde e l’audace esplorazione sonora di Harlem Beats

3/4/2024
Dal 26 gennaio 2024 su tutte le maggiori piattaforme musicali “HARLEM BEATS” il nuovo album della jazzista Lucia Fodde, label Timezone Records Harlem Beats possiamo definirlo una delle più audaci esplorazioni sonore di Lucia Fodde. Si riflette sopratutto sulla visione sperimentale dell’artista Lucia Fodde che ha abbracciato il repertorio classico di Duke Ellington e Billy Strayhorn, portando una fresca ventata di innovazione ad alcuni tra i più celebri classici del jazz. Un album orginale tra produzione elettronica e jazz L' album presenta sei tracce iconiche, tra tutte, spicca la reinterpretazione del brano di Charles Mingus “Duke Ellington’s Sound of Love”. Quest'ultimo è un omaggio al legame con Mingus. Il brano innovativo presenta degli arrangiamenti elettrici che sfidano le convenzioni sfumando i confini tra il jazz tradizionale e l’elettronica. Il brano distintivo dell' album è “In a Mellow Tone” di Duke Ellington, che è l'unica traccia dell’album prodotta interamente dall'artista Lucia Fodde. Quest'ultimo è un vero e proprio esempio di produzione elettronica e di sperimentazione musicale. Distintiva è natura collaborativa della traccia. Il piano/synth suonato sulla traccia dal pianista Davide Incorvaia, cattura l'ascoltatore con una magia travolgente. Grazie a Aidan Lowe che ha aggiunto il ritmo pulsante con la sua batteria, mentre la tromba di Greg Ambroisine, con le sue melodie evocative, da una pennellata travolgendo l’atmosfera del brano con un tocco di eleganza fuori tempo.

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GO 2024: Giornate dell’Orientamento all’Università di Cagliari

3/3/2024
Le Giornate dell'orientamento dell'Università di Cagliari si sono svolte alla Cittadella di Monserrato dal 27 al 29 febbraio con grande partecipazione da parte delle scuole superiori sarde Si sono concluse le Giornate dell'Orientamento dell'Università di Cagliari dedicate ai ragazzi e ragazze delle quarte e quinte superiori che si sono svolte nella Cittadella Universitaria di Monserrato il 27, 28 e 29 febbraio. Le giornate Nelle tre giornate sono state suddivise le presentazioni di tutte le offerte didattiche che l'Università di Cagliari offre con la presenza di docenti e studenti, il personale tecnico amministrativo e bibliotecario, i tutor di orientamento e buddy. Lo scopo dell'iniziativa è fornire tutte le informazioni complete su le modalità di accesso ai corsi e i diversi percorsi formativi disponibili, illustrando le loro caratteristiche e gli sbocchi occupazionali previsti per i laureati e le laureate nelle diverse classi di laurea e laurea magistrale. Gli studenti hanno potuto visitare le aule informatiche, i laboratori e i musei, scoprendo le attività di ricerca che vi si svolgono e hanno avuto la possibilità di vivere queste esperienze in prima persona. Inoltre, grazie all'iniziativa del CLA (Centro Linguistico di Ateneo) Catch the Badge i ragazzi e le ragazze potevano mettere alla prova il loro livello di inglese e ottenere un certificato Open Badge per l'esonero dal test di piazzamento obbligatorio per tutte le matricole. Le interviste Ai microfoni di Unica Radio, la Prorettrice all'orientamento e Alumni Valentina Onnis si mostra contenta per la grande partecipazione delle scuole superiori e soprattutto, per la partecipazione spontanea degli studenti. I docenti: Elisabetta Gola per Studi umanistici e Daniele Cocco per Ingegneria e Architettura, entusiasti, hanno risposto alle nostre domande sui corsi di laurea da loro rappresentati. All'interno dell'Università di Cagliari è presente il S.I.A (Servizi per l'Inclusione e l'Apprendimento) un servizio di consulenza, intermediazione, integrazione per gli studenti e le studentesse con disabilità e D.S.A, Silvia Vinci ci spiega in maniera accurata tutte i servizi da loro offerti. Un altro servizio offerto da Unica è la Mobilità Internazionale, abbiamo intervistato la prorettrice internazionalizzazione, Alessandra Carucci. Studiare all'estero rappresenta un'occasione preziosa per arricchire la propria visione del mondo. L'immersione in una realtà differente permette di ampliare le proprie conoscenze e di acquisire nuove prospettive. Tale esperienza può inoltre gettare le basi per il futuro, aprendo nuove opportunità lavorative e accademiche.

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