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Favole di Storie Fantastiche dal genio di Leonardo da Vinci - Parole di Storie

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Leonardo fu anche scrittore di favole ricche di grande impegno morale. Esse mettono in guardia dai pericoli dell’ignoranza, dell’invidia, della superbia e della presunzione. Sono storie brevi, dove le vicende della natura e degli animali, reali e mitologiche, aiutano a comprendere meglio la storia degli uomini. “La vera saggezza nasce dalla conoscenza della Natura e da una vita in armonia con essa” (LdV).

Location:

United States

Description:

Leonardo fu anche scrittore di favole ricche di grande impegno morale. Esse mettono in guardia dai pericoli dell’ignoranza, dell’invidia, della superbia e della presunzione. Sono storie brevi, dove le vicende della natura e degli animali, reali e mitologiche, aiutano a comprendere meglio la storia degli uomini. “La vera saggezza nasce dalla conoscenza della Natura e da una vita in armonia con essa” (LdV).

Language:

Italian


Episodes
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La pulce e il castrone. Una favola di Leonardo da Vinci

2/8/2024
Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Duration:00:03:43

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L’aspide e l’Icneumone, una favola di Leonardo da Vinci

1/14/2024
Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino L’aspide è un serpentello pericolosissimo per il suo veleno mortale. Al morso dell’aspide non c’è altro rimedio che di tagliare subito le parti morsicate. Eppure, questo pestifero animale ha un tale desiderio di compagnia che si muove sempre insieme a qualcuno della sua specie, maschio o femmina che sia.

Duration:00:05:53

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La farfalla e il lume. Una favola di Leonardo da Vinci

3/27/2023
Messa in voce di Gaetano Marino Un parpaglione variopinto e vagabondo andava, una sera, discorrendo nel buio, quando vide in lontananza un lumicino. Subito drizzò le ali in quella direzione, e quando giunse vicino alla fiamma si mise a ruo-tarle agilmente intorno guardandola con grande meraviglia. Com'era bella! Non contento di ammirarla, il parpaglione si mise in testa di fare con lei quello che faceva di solito coi fiori odorosi: si allontanò, si voltò, e puntando coraggiosamente il volo verso la fiamma le passò sopra sfiorandola.

Duration:00:04:15

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La talpa e l’improvvisa luce. Una favola di Leonardo da Vinci

3/16/2023
Messa in voce di Gaetano Marino Una talpa, sottoterra, passeggiava per le lunghe gallerie che la sua famiglia aveva scavato e ripulito in tanti anni di lavoro. Andava avanti e indietro, saliva ai piani superiori, scendeva nelle cantine come se avesse avuto una vista buonissima; invece, come tutte le talpe, aveva gli occhi molto piccoli e poca vista.

Duration:00:03:04

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Il falcone e l’anatra. Una favola di Leonardo da Vinci

3/14/2023
Messa in voce di Gaetano Marino Ogni volta che andava a caccia d'anatre, il nobile falcone si arrabbiava. Quelle anatre riuscivano quasi sempre a beffarlo, tuffandosi sott'acqua proprio all'ultimo momento, e restando sommerse più di quanto lui potesse rimanere sospeso in aria ad aspettarle. Anche quella mattina il falcone decise di ritentare.

Duration:00:02:54

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I tordi e la civetta. Una favola di Leonardo da Vinci

3/13/2023
Messa in voce di Gaetano Marino

Duration:00:03:32

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La scimmia e l’uccellino. Una favola di Leonardo da Vinci

2/28/2023
Messa in voce di Gaetano Marino Un giorno una giovane scimmia, saltando di ramo in ramo, vide un nido pieno di piccoli uccelli. Tutta contenta si avvicinò ed allungò una mano per prenderli; ma quelli, sapendo già volare, fuggirono via lasciando nel nido soltanto il più piccolo. Allegra come una pasqua la scimmietta tornò a casa con l'uccellino; e tanto gli piaceva che cominciò ad accarezzarlo, a baciarlo, a stringer-selo al petto. Sua madre la guardava senza dir nulla.

Duration:00:02:27

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Il cardellino e la libertà. Una favola di Leonardo da Vinci

2/17/2023
Messa in voce di Gaetano Marino Quando ritornò nel nido, con un piccolo verme in bocca, il cardellino non trovò più i suoi figlioli. Qualcuno, durante la sua assenza, li aveva rubati. Il cardellino incominciò a cercarli dappertutto, piangendo e gridando; tutta la selva risuonava dei suoi disperati richiami, ma nessuno gli rispondeva. Un giorno un fringuello gli disse:

Duration:00:03:56

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Il cigno e l’ultimo canto. Una favola di Leonardo da Vinci

2/3/2023
Messa in voce di Gaetano Marino Il cigno piegò il flessuoso collo verso l'acqua e si specchiò a lungo. Allora capi la ragione della sua stanchezza, e di quel freddo che gli attanagliava il corpo facendolo tremare come d'inverno: con assoluta certezza egli seppe che la sua ora era suonata e che bisognava prepararsi a morire. Le sue piume erano ancora bianche come il primo giorno della sua vita. Era passato attraverso le stagioni e gli anni senza macchiare la sua veste immacolata; ora poteva anche andarsene, concludere in bellezza la sua vicenda. Alzando il bel collo, si diresse lento e solenne sotto ad un salice, dov'era solito riposarsi durante la calura. Era già sera. Il tramonto tingeva di porpora e di viola l'acqua del lago. E nel grande silenzio che già scendeva tutto intorno, il cigno incominciò a cantare. Mai aveva trovato, prima di allora, accenti così pieni d'amore per tutta la natura, per la bellezza del cielo, dell'acqua e della terra. Il suo canto dolcissimo si sparse nell'aria, velato appena di nostalgia, finché piano piano si spense, insieme all'ultima luce dell'orizzonte.

Duration:00:03:47

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Il ragno nella buca della chiave. Una favola di Leonardo da Vinci

1/20/2023
Messa in voce di Gaetano Marino Un ragno, dopo avere esplorato tutta la casa, di fuori e di dentro, pensò di rintanarsi nel buco della serratura. Che rifugio ideale! Chi lo avrebbe mai scoperto, li dentro? Lui, invece, affacciandosi sull'orlo della toppa, avrebbe potuto guardare dappertutto senza correre alcun rischio. Lassù diceva fra sé, sbirciando la soglia di pietra tenderò una rete per le mosche; quaggiù aggiungeva scrutando lo scalino ne tenderò un'altra per i bruchi; qui, vicino al battente dell'uscio, farò una piccola trappola per le zanzare. Il ragno gongolava. Il buco della serratura gli dava una sicurezza nuova, straordinaria; cosi stretto, buio, foderato di ferro, gli sembrava più inattaccabile di una fortezza, più sicuro di qualsiasi armatura. Mentre si crogiolava in questi pensieri, gli giunse all'orecchio un rumore di passi: allora, prudente, si ritirò in fondo al suo rifugio. Qualcuno stava per entrare in casa; una chiave tintinnò, s'infilò nel buco della serratura e lo schiacciò.

Duration:00:03:13

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L’ermellino e la volpe. Una favola di Leonardo da Vinci

1/11/2023
Messa in voce di Gaetano Marino Una volpe stava mangiando, quando passò un elegante ermellino. - Vuoi favorire? - disse la volpe ormai sazia. Grazie, - rispose l'ermellino - ho già mangiato. -

Duration:00:02:54

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Il toro e l’inganno dei pastore. Una favola di Leonardo da Vinci

12/21/2022
Messa in voce di Gaetano Marino Un toro in libertà faceva strage fra le mandrie e gli armenti. I pastori non avevano più coraggio di portare al pascolo gli animali, per via di quel selvaggio bestione che arrivava all'improvviso, caricando a testa bassa, per infilzare con le corna tutto ciò che incontrava. I pastori, però, sapevano che il toro odiava il colore rosso; e quindi, un giorno, decisero di tendergli un tranello. Fasciarono di stoffa rossa il grosso tronco di un albero e poi si nascosero. Il toro, soffiando dalle narici, non si fece attendere molto. Vedendo quel tronco rosso, abbassò la testa partendo alla carica, e con un gran fracasso inchiodò le corna nell'albero, restandovi prigioniero. Così i pastori lo uccisero.

Duration:00:02:43

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La volpe e la gazza. Una favola di Leonardo da Vinci

1/23/2022
Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino Una volpe affamata capitò, un giorno, sotto un albero dove s'era posato un branco di gazze rumorose. La volpe, nascosta, incominciò ad osservarle, e si accorse che quegli uccelli erano sempre in cerca di cibo e non avevan paura di posarsi e di beccare nemmeno sulle carcasse degli animali. Proviamo disse fra sé la volpe. Piano piano, senza farsi sentire, si mise lunga distesa, restando immobile, a bocca aperta, come se fosse morta. Dopo un po' una gazza la vide e subito si buttò giù dall'albero. Si avvicinò alla volpe, e, credendola morta, incominciò a beccarle la lingua. Cosi lasciò la testa nella bocca della volpe come in una tagliola.

Duration:00:02:32

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La volpe e il caprone. Una favola di Leonardo da Vinci

1/20/2022
Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino Una volpe era caduta in un pozzo e non poteva più uscirne. Un caprone assetato viene allo stesso pozzo guarda dentro e la vede: - E' buona quest'acqua? Era la fortuna inattesa. - Se è buona! Scendi giù, amico mio! Scendi: è una delizia! E quello stordito si caccia giù e beve sino a saziarsene. Quando ebbe bevuto, si guardò intorno. - E ora come si fa a risalire?

Duration:00:03:15

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Il pavone e la fame. Una favola di Leonardo da Vinci

7/3/2021
Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino Il contadino parti, dopo aver chiuso la porta del cortile. Sperava di ritornare presto, ma i giorni passavano senza che lui si facesse vedere. Gli animali del cortile avevano fame e sete; perfino il gallo non cantava più. Stavano tutti immobili, per non consumare le forze, sotto l'ombra di una pianta. Soltanto il pavone, anche quel giorno, si levò barcollando sulle zampe, apri a ventaglio la sua grande e variopinta coda, e incominciò a passeggiare avanti e indietro.

Duration:00:02:27

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Le Gru. Una favola di Leonardo da Vinci

4/22/2020
Adattamento messa in voce di Gaetano Marino Un famoso re era conosciuto per la sua saggezza e bontà. Ma ahimè, l’invidia d’altri re gli aveva creato intorno molti nemici, assassini, crudeli e spietati. Le gru, sue fedeli e leali guardie da sempre, stavano in pensiero per lui. Era la notte che dava più pensieri, specialmente quando le difese apparivano più deboli nell’oscurità, e i nemici potevano entrare di nascosto a palazzo. — Che fare? — si domandarono le gru. — I soldati, invece di fare la guardia, si addormentano; sui cani, sempre a caccia e sempre stanchi, non c'è da fare alcun affidamento. Dunque, tocca a noi, le fedeli gru, sorvegliare il palazzo e far dormire al nostro re sonni tranquilli e sicuri. E così le fedeli gru decisero di trasformarsi in sentinelle: si divisero in gruppi, e distribuirono in gruppi i vari turni di guardia, assegnando a ciascuna gru una zona d’intorno al castello. Il gruppo più numeroso si distribuì lungo il grande prato che circondava il palazzo dove il re alloggiava con i suoi cari; un altro gruppo si mise davanti alle tante porte d’ingresso; un terzo, infine, decise di stabilirsi nella camera del re per sorvegliarlo a vista. — È se ci prende il sonno? — domandarono alcune. — Contro il sonno — rispose la gru più anziana — prenderemo tutte un sasso dello stagno, lo stringeremo forte con un piede, che terremo alzato quando stiamo ferme. Se qualcuna di noi si dovesse addormentare, il sasso le cadrebbe per terra e col suo rumore la sveglierebbe. Da quel giorno, le gru stando ferme su una gamba fanno la guardia al re. E nessuna, ancora, ha lasciato cadere il suo sasso.

Duration:00:04:03

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La Lumerpa. Una favola di Leonardo da Vinci

4/22/2020
Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino Nelle immense montagne dell’Asia, dove la solitudine appare meraviglia e vita piena, vive un uccello che sa di magia: straordinario e meraviglioso. Il suo canto è dolcissimo e amabile, il suo volo è maestoso. Il suo corpo non fa ombra perché le sue piume e le sue penne risplendono così tanta luce da essere uguali alla luce del sole. Anche quando la vita abbandona il suo corpo, da morto questo uccello straordinario appare magicamente vivo. Niente e nessuno può spegnerlo; il suo corpo non getta ombra, non si consuma, non deteriora, né marcisce, e le sue penne lucenti continuano a risplendere, proprio come quando era vivo. Se però qualcuno prova a staccargli una penna per farsi luce, questa si spegne subito. Questo uccello rarissimo si chiama lumerpa; ed è simile alla fama e al ricordo di alcuni uomini; esso rimane grande, intatto, e nessuno e niente possono distruggerlo.

Duration:00:03:15

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La fenice, una favola di Leonardo da Vinci.

4/22/2020
Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino Volando e volando, fluttuando nell’aria calda tra il deserto ed il mare, la fenice, un’aquila possente e straordinariamente forte, vide in lontananza il fuoco di un grande accampamento, doveva essere una tribù sconosciuta. Fu Allora che la Fenice capì che il tempo della grande prova era finalmente giunto. Doveva aver fiducia, doveva abbandonarsi sicura e tranquilla al suo destino. Il destino del tempo senza tempo, dove il principio non aveva una fine. Dove ogni cosa accadeva senza uno scopo, accadeva e basta. La Fenice si librò solenne e decisa nell’aria, ad ali ferme, robuste e tese, e salì salì salì sin oltre le nuvole, poi chiuse gli occhi, e con larghe ruote, iniziò la sua poderosa discesa. Era la più grande di tutte le aquile conosciute al mondo, la più bella, per il ricco e vivido piumaggio di mille colori. Quando fu sopra al fuoco del bivacco sentì la fiamma sfiorarle le piume e, fedele a se stessa e al suo destino segnato, si lasciò cadere sulle fiamme. Ma quando il fuoco si spense, dal mucchio delle ceneri si sprigionò una fiamma piccola azzurra; fluttuò nell’aria, libera, e si levò in alto aprendosi come se avesse le ali. E le ali s’allargarono quasi all’infinito: Era la fenice che riprendeva vita, respiro, luce, e rinasceva dalle sue ceneri per vivere nel cielo altri cinquecento anni. Sempre così: era il suo compito: morire sul fuoco e rinascere.

Duration:00:04:22

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Il granchio ingannatore e i pesciolini. Una favola di Leonardo da Vinci

11/30/2019
Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino Una favola donata ai piccoli Gabriele e Federico dalla nonna Adriana e dal nonno Graziano Il granchio ingannatore e i pesciolini Un granchio si accorse che molti pesciolini, anziché avventurarsi nel fiume, preferivano aggirarsi prudenti intorno ad un masso. L'acqua era limpida come l'aria, e i pesci nuotavano tranquilli godendosi l'ombra e il sole. Il granchio attese la notte, e quando fu sicuro che nessuno lo avrebbe visto, andò a nascondersi sotto il masso. Da quel nascondiglio, come un orco dalla sua tana spiava i pesciolini, e quando gli passavano vicino li acciuffava e li mangiava. Non è bello ciò che stai facendo - brontolò il masso - Approfitti di me per uccidere questi poveri innocenti. Il granchio non ascoltò nemmeno. Felice e contento seguitava a catturare i pesciolini trovandoli di un sapore prelibato. Ma un giorno, all'improvviso, venne la piena. Il fiume si gonfiò, investì con grande forza il masso, che rotolò nel letto del fiume, schiacciando il granchio che gli stava sotto.

Duration:00:03:39

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Il ragno e l’ape. Una favola di Leonardo da Vinci

11/29/2019
Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino Una fresca mattina di primavera un’ape operaia andava in un prato rigoglioso svolazzando di fiore in fiore, in cerca di polline. All’improvviso, uscendo dalla corolla di una campanula, finì intrappolata nella rete di un ragno. Nascosto dietro una grande foglia di fico, il piccolo ragno si rallegrò e corse verso la sua preda. — Sei un traditore! — gli gridò l'ape. — Tendi le tue trappole per uccidere chi lavora! — Il piccolo ragno si avvicinò ancora di più, e l’ape, voltandosi, cercò di infilzarlo sfoderando dall’addome il lungo e pericolosissimo pungiglione. Ma il ragno si scansò appena in tempo e saltando addosso all’ape le disse tenendola ben stretta. — Ape, ma con quale diritto osi tu giudicarmi? — Tu sei come l’inganno e la frode: hai il miele in bocca, ma di dietro porti il veleno con il tuo pungiglione.

Duration:00:02:52