Purple Valhalla

I Minnesota Vikings hanno scelto il loro quarterback del futuro: JJ McCarthy da Michigan. E dal draft NFL 2024 è arrivato in gialloviola anche quello che da tutti era considerato il miglior difensore disponibile, Dallas Turner di Alabama. Alessandro, Francesco e Simone con l'aiuto dell'esperto di college football Luca Poglio, analizzano pick dopo pick il draft di Minnesota e vi presentano i nuovi vichinghi. Una serie di selezioni che lasciano grandissime speranze in casa gialloviola, perché possa essere una ricostruzione in grado di portare soddisfazioni future. Anche se di certezze, non serve ripeterlo, non ve ne sono. E questo vale per ogni draft.

Manca poco al draft NFL del 25-27 aprile, che potrebbe cambiare il futuro dei Minnesota Vikings. La franchigia gialloviola ha l'occasione di scegliere il quarterback del futuro. Sarà davvero così? O il front office ha piani diversi in mente? Chi sono i possibili candidati a giocare dietro il centro? Tante, tantissime domande a cui provano a dare risposte Simone, Francesco e Alessandro, nell'attesa delle agognate scelte.

La stagione 2024 è partita con la free agency. Nuovi volti sono arrivati in gialloviola, altri giocatori importanti (e meno) degli ultimi anni hanno salutato. Da Aaron Jones a Darnold, da Greenard a Van Ginkel, da Cousins a Hunter. Sul fuoco una quantità enorme di argomenti da cucinare. E c'è stata anche una notevolissima trade in vista del prossimo draft che potrebbe essere solo il preludio di altri movimenti. Alessandro, Francesco e Simone vi dicono la loro su tutto quello che è successo nelle ultime intensissime settimane ricche di novità. Spruzzandole con incursioni parlamentari democristiane e racconti di amori adolescenziali di un Nick Hornby in salsa veronese. Puntata da annali per cominciare la quinta annata di Purple Valhalla.

Quattro argomenti, quattro domande. In questo formato di Purple Valhalla per la offseason a turno affronteremo i temi del momento. In questo episodio: la situazione Kirk Cousins, il rinnovo di Justin Jefferson, gioco di corsa questo sconosciuto e le prospettive per un rookie quarterback dopo le combine.

Ultimo episodio della quarta stagione di Purple Valhalla. Un commento al Super Bowl che ha visto trionfare ancora una volta i Kansas City Chiefs e poi via verso il futuro dei Vikings, con le prime "way too early", come dicono gli americani, previsioni/ipotesi su quel che sarà la off season dei gialloviola dalla free agency al draft. Alessandro, Francesco e Simone vi salutano con una puntata davvero speciale in cui non mancano i fuochi d'artificio.

Il deludente campionato dei Minnesota Vikings si chiude con un'altra, prevedibilissima, sconfitta in casa dei Detroit Lions. E così dopo un decennio torna in doppia cifra la colonna delle L nelle standings per i gialloviola. Il peggio che potesse capitare: niente play-off e una scelta fuori dalla top 10 al draft. Per il terzo anno degli ultimi quattro Minnesota resta fuori dai match che contano. E se il record ferisce l'umore, lo stesso fa l'andamento di un torneo scellerato: spesso mal giocato, spessissimo mal gestito. Alessandro, Francesco e Simone giudicano i reparti, il coaching staff e il front office con un dettagliato pagellone di fine stagione. Rant a cura di Pasquale.

Male? Malissimo? Peggio! I Vikings rovinano pure il Capodanno ai loro tifosi. Con la possibilità di mettere un piede nei play-off, Minnesota, che ormai da fine novembre non ne azzecca nemmeno una, si fa umiliare in casa dai rivali storici, regalando proprio a loro le chiavi per accedere alla post season. Una prova sconcertante sotto tutti i punti di vista, aggravata dalla gestione allucinante del pacchetto quarterback. Il culmine di una terribile serie di scelte sbagliate partorite dalla totale confusione che sembra regnare nella testa dell'head coach O'Connell dopo l'infortunio di Kirk Cousins. Così anche la speranza di recuperare un Jaren Hall qualsiasi sembra tramontata ancor prima di sorgere. E proprio l'ultimo periodo di KOC ha fatto scendere dal suo vascello Alessandro, Francesco e Simone che adesso vedrebbero come necessario un "tanti saluti" dopo la conclusione dell'ultimo match contro i Lions. Ah, come non bastasse, sembra che ormai le squadre abbiano capito come disinnescare la difesa di Flores. E così tutti i difetti di un roster inadeguato emergono spietatamente. Al 99% senza play-off. Molto probabilmente senza una scelta nella top10 al draft. Nella più presumibile ipotesi ancora con lo stesso binomio coach-GM alla guida il prossimo anno... Sì, potrebbe anche piovere. SKOL

Minnesota cede ufficialmente lo scettro della NFC North ai Detroit Lions, che si aggiudicano per la prima volta il titolo divisionale da quando è stata creata e conquistano la division dopo 30 anni. L'ultimo trionfo era datato 1993 quando ancora si chiamava Central. Una prova in linea con le ultime sconfitte, quella vichinga. Troppi turnover, una difesa molto meno arcigna, un backup quarterback inadeguato, ancora una miriade di infortuni. Con queste premesse Minnesota riesce comunque ad arrivare a un passaggio decente dal battere Detroit. Ma chiaramente non basta. Il calice natalizio è comunque mezzo vuoto. Oltreché amarissimo. Restano tanti "se" a puntellare una stagione mediocre e molta incertezza sul futuro che aspetta i Vikings nel 2024. Alessandro e Francesco vi raccontano la situazione nel Minnesota tra una fetta di dolce, un brindisi e un augurio. Per fortuna, viste le ultime due sciagurate edizioni, il prossimo Natale coi Vikings sarà solo nel 2028 (o al massimo nel 2027).

I Vikings non si smentiscono. Dominano a lungo a Cincinnati, pur con sbavature evidenti e qualche regalo natalizio anticipato. Fino al quarto periodo, quando si sciolgono. Gira l'attacco, s'inceppa la difesa. E anche San Flores inciampa. Farli funzionare entrambi nella stessa partita sembra un'alchimia complicatissima quest'anno. E così quando nonostante tutto ci si trova nella condizione di poter portare a casa una insperata qualificazione ai play-off arriva sempre la doccia gelata che ci allontana. Simone, Francesco e Alessandro discutono a lungo di una "sconfitta inutile" (Simo cit.) che non costruisce nulla e crea pesanti incertezze.

Chi pensava di aver visto il peggio di questa stagione nelle due gare contro i Chicago Bears (forse) si sbagliava. Sul podio della bruttezza infatti sale di diritto e con una prepotente arroganza anche il 3-0 con cui i Minnesota Vikings superano in zona Cesarini i Las Vegas Raiders. Una gara orrenda che ribadisce l'inadeguatezza di Dobbs come quarterback e lo stato confusionale dell'head coach Kevin O'Connell. Per fortuna dei fan gialloviola la difesa è magistralmente orchestrata dalla bacchetta magica di Brian Flores (continua a pregare per noi), cui probabilmente a Minneapolis faranno dirigere anche il concertone di Capondanno. Con lui sulla sideline gli indemoniati difensori vichinghi rendono possibile l'impensabile: portare a casa un successo 3-0 e restare in piena corsa play-off. Menzione per Pace e Metellus, stratosferici a dir poco. Certo se comunque preferite marzullianamente una brutta (eufemismo) vittoria a una bella sconfitta, converrete ugualmente che quanto visto nel Nevada non sia propedeutico a nulla di buono. E nonostante tutto ciò, o per tutto ciò, se preferite, Alessandro, Simone e Francesco vi hanno lasciato le loro riflessioni, impreziosite dal rant di Gabriele raccolto come ogni settimana da Pasquale. Buon ascolto

Un'orrenda prestazione nel Monday Night dei Vikings rimette i tifosi gialloviola di fronte alla cruda realtà. I tantissimi infortuni, i limiti evidenti dei backup, alcune decisioni scellerate del coaching staff hanno condannato Minnesota alla seconda sconfitta consecutiva e riportato il record in linea di galleggiamento, un 6-6 che garantisce ancora il settimo seed play-off ma lo mette molto più a rischio di sette giorni fa. Chicago recupera una vittoria dopo 12 sconfitte divisionali consecutive pur senza segnare alcun touchdown e nonostante una caterva di penalità e due fumble persi, mai nessuno ce l'aveva fatta. Del resto mentre la difesa continua a comportarsi egregiamente, l'attacco gialloviola è in stato confusionale, così come il quarterback Josh Dobbs che si è trasformato in una macchina da turnover. Alessandro, Francesco e Simone analizzano la situazione prima della bye week (e della settimana di ferie di Purple Valhalla). Infortunio di Justin Jefferson compreso.

Peccato. Il mantra dell'undicesima settimana NFL dei Minnesota Vikings è un susseguirsi di "peccato" ripetuti masticando amaro per una vittoria costruita e assaporata per gran parte del match nel Colorado. Sfuma invece la possibilità di ipotecare sin d'ora i play-off. Una piccola crepa permette ai Broncos di entrare per la prima volta in end zone quando la sfida è nei suoi istanti finali. Tanto basta per subire il sorpasso e veder interrompersi la serie di cinque vittorie consecutive. Non l'unica sbavatura, eh. Ci sono tre turnover senza contr'altare e avrebbero potuti essere di più. C'è la difficoltà a muovere la palla per aria dopo che l'ottimo gioco di corsa del primo tempo si arena. Ci sono chiamate arbitrali poco convincenti, come sul fumble di Dobbs in cui il difensore di Denver Jackson colpisce illegalmente tanto da meritare 4 giornate di squalifica ma nessuno in campo lo vede. Alessandro e Francesco parlano di questo e molto altro in questo episodio di Purple Valhalla, aspettando di ritrovare Simone la prossima settimana. Non manca, ovviamente, il Purple Rant affidato a Manuel Zucchini.

I Vikings mettono la quinta e consolidano la loro settima piazza nella graduatoria NFC. Una posizione che vale i play-off. Minnesota conquista il secondo successo consecutivo nel post-Cousins battendo i New Orleans Saints in una gara dai due volti. Scintillante primo tempo, da non credere ai propri occhi, e ripresa in affanno a causa dell'ormai cronica difficoltà nel gestire le partite. Nuova sfilza di infortuni, da Mattison a Hockenson a Hicks, con quest'ultimo che perderà qualche partita e genera una voragine nella difesa di Brian Flores. A dare una mano torna Anthony Barr, perfetto per gli schemi di Flores, ma non il sostituto a pennello per Hicks. Simone, Francesco e Alessandro parlano di questo e moltissimo altro: anche di chi vorrebbero come QB1 nel 2024 e di strani poster appesi in camera...

Una delle partite più incredibili della recente storia vichinga. Senza i tre giocatori principali dell'attacco (Jefferson, Cousins e Darrisaw), con altre mille infortuni durante la partita. Con un quarterback arrivato cinque giorni prima - Joshua Dobbs - che non ha preso un solo snap coi compagni e nemmeno ne conosce il nome, costretto a entrare in campo e capace di guidare (teleguidato da un sontuoso O'Connell) il drive vincente. Finalmente i nostri gialloviola dalla parte giusta di una incredibile favola. E quel record 5-4 adesso permette di puntare a quei play-off che sembravano già persi dopo un mese di campionato. Merito anche della banda di Brian Flores, una difesa assatanata come non la vedevamo da parecchio. Temi a go go anche questa settimana per Alessandro, Simone e Francesco. C'è anche il rookie di cui parlare, perché nell'unico drive giocato prima di infortunarsi è sembrato poter reggere il campo. Rondini, che ancora sono lontane dal far primavera, ma intanto si sono fatte beffa dei falchi.

Una vittoria come quelle che si sognano ogni anno. E l'impossibilità di festeggiarla. Il tendine d'Achille di Kirk Cousins ha fatto crack e così dopo Justin Jefferson i Vikings hanno perso anche il loro quarterback, quest'ultimo per tutta la stagione. E ora? Cosa ci si può aspettare per la seconda metà di stagione? Intanto sul filo della trade deadline il GM Kwesi Adofo-Mensah ha scambiato per ottenere Joshua Dobbs dagli Arizona Cardinals, fresco di panchinamento. Non proprio Lamar Jackson. E in aggiunta ha anche regalato ai Jacksonville Jaguars Ezra Cleveland come fosse un Dru Samia. Mosse da "Perché? Perché!". Mentre Brian Flores continua il suo ammaliante lavoro sulla difesa gialloviola, Alessandro, Francesco e Simone si dimenano nel tentare di capire cosa frulla nella testa del front office. Non manca, ovviamente, il "purple rant", affidato a Matteo Bonetto.

Corroborante. La vittoria tanto inattesa quanto spettacolare dei Vikings sui 49ers ringalluzzisce Alessandro, Francesco e Simone. Una linea offensiva da stropicciarsi gli occhi, la difesa di Flores sempre più convincente nonostante il talento risicato, un Cousins sopraffino ad innescare un clamoroso Addison. Ed ecco che i play-off, nonostante tutte le ambasce di questa prima parte di stagione, sono lì, non troppo distanti. Ma serve cambiare marcia, adesso che il calendario lo permette.

Ritrovata la vittoria, i Minnesota Vikings per la prima volta orfani di Justin Jefferson dal suo sbarco nella NFL non convincono per nulla contro i Chicago Bears. Partita tra due squadre in enorme difficoltà in cui coach Kevin O'Connell non fuga dubbio alcuno rispetto alle perplessità emerse nelle precedenti cinque uscite dei gialloviola. E allora? Che succede in casa Vikings? Ne discutono nel 102esimo episodio di Purple Valhalla Alessandro, Francesco e Simone. Non manca il rant dei tifosi, affidato in questa puntata a Luca Poglio.

Ennesima sconfitta casalinga. Ennesimo disastroso primo drive. Ennesimo fumble. I Minnesota Vikings ci stanno mettendo anche gli interessi nel pagare il conto per i momenti fortunati della scorsa stagione. Ci sono sicuramente dei chiari demeriti e delle lacune evidenti. Resta che anche contro i campioni in carica Chiefs la partita è rimasta in equilibrio, per quanto solo Mahomes e compagni abbiano dato davvero l'impressione di poterla vincere dal primo al sessantesimo. Ci sono anche le chiamate arbitrali "meh" e l'infortunio a Justin Jefferson, che salterà un po' di partite. E ora? Ora ne parlano Alessandro, Francesco e Simone.

I Vikings fanno il regalo di compleanno a Purple Valhalla e per la puntata numero 100 del podcast italiano dedicato ai gialloviola vincono la prima partita dell'anno contro i Carolina Panthers. Non un trionfo scintillante. Al contrario. Ancora una prova piena di lacune, ma quanto meno sulla torta ci è finita una doppia W. Ne parlano come sempre Alessandro, Francesco e Simone. Ma non manca il "Purple Rant", il commento a caldo di un tifoso vichingo e questa settimana c'è anche un saluto speciale da Giovanni Ganci, direttore di Huddle Magazine.

Un finale incredibile ricco di scelte scellerate da parte di entrambi gli allenatori costa caro ai Minnesota Vikings che cadono per la terza volta in un match ancora alla loro portata. Ma quest'anno "grandina" e gli errori si sommano anche alla sfortuna (vogliamo parlare del touchdown concesso da Evans?). Certo la fossa che si sono scavati i gialloviola è parecchio profonda e adesso devono far visita ai Carolina Panthers per non dover archiviare come disastrosa con grande anticipo la stagione. Alessandro e Francesco discutono della partita e valutano tutte le situazioni in casa vichinga nella puntata numero 99 di Purple Valhalla.